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Il nostro esperimento sulla saponificazione: scopri il processo e i risultati ottenuti nella produzione di sapone.

Il sapone occupa un posto di rilievo tra i prodotti domestici più utilizzati nel quotidiano. Nonostante la sua popolarità a livello mondiale, la chimica che ne sta alla base è spesso ignota ai più. Questo articolo si propone di approfondire il processo di saponificazione, ovvero la reazione chimica che trasforma oli e grassi in sapone, attraverso un esperimento pratico che ha come obiettivo la conversione dell’olio esausto di frittura in sapone per le mani.

Cosa è la saponificazione?

La saponificazione si basa sull’interazione tra un olio o grasso e una base forte, come l’idrossido di sodio (NaOH), conosciuto anche come soda caustica. I grassi sono composti da trigliceridi, che sono molecole formate da una molecola di glicerolo unita a tre acidi grassi. Quando questi grassi reagiscono con la soda caustica, si verificano rotture nelle molecole di trigliceridi, liberando glicerolo e generando sapone, che è costituito da sali degli acidi grassi.

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reazione di saponificazione

Il nostro esperimento di saponificazione

Per il nostro esperimento, abbiamo utilizzato olio di frittura delle melanzane. Questo tipo di olio, diversamente dall’olio di oliva “pulito”, è permeato da molecole odorose. Il processo di frittura, infatti, innesca una reazione di Maillard, generando vari aromi che conferiscono il caratteristico odore all’olio di frittura.

Per mascherare gli odori non desiderati, abbiamo deciso di aggiungere aroma di lavanda puro. Inoltre, per ottenere un sapone di colore viola, abbiamo anche incorporato due coloranti: uno rosso e uno blu. Dopo aver mescolato tutti gli ingredienti, abbiamo lasciato il composto negli stampini per 24 ore. Per dettagli sui vari passaggi e sugli strumenti utilizzati, è consigliato guardare il video correlato.

Qual è stato il risultato del nostro esperimento? Sorprendentemente, il sapone ha impiegato ben 2 mesi per solidificarsi. È possibile che la quantità eccessiva di coloranti sia stata la causa di questo ritardo. Inoltre, l’odore di fritto non è stato completamente coperto dall’aroma di lavanda, suggerendo che produrre sapone partendo dall’olio di frittura non è l’ideale a causa della forte presenza di molecole odorose nel composto.

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