Un luogo straordinario come l’isola di Alicudi, la più isolata dell’arcipelago delle Eolie, è stato scenario di eventi sorprendenti tra il 1903 e il 1905. In quel periodo, gli abitanti dell’isola, noti come arcudari, hanno raccontato di incredibili visioni: alcune donne avrebbero volato fino a Palermo per fare la spesa, altre si sarebbero trasformate in corvi, e apparizioni di animali bizzarri, spiriti e fantasmi avrebbero popolato le strade. Questa straordinaria esperienza è stata catalogata come la più lunga allucinazione collettiva della storia, il cui sviluppo è attribuito al consumo involontario di sostanze psichedeliche contenute nella farina di segale, utilizzata per il pane.
Il ruolo della segale cornuta
I ricercatori sostengono che la causa di tali fenomeni possa essere identificata nel continuo consumo di segale cornuta, un tipo di cereale contaminato dal fungo Claviceps purpurea, noto anche come ergot. Questo fungo è facilmente riconoscibile grazie alle sue escrescenze nere, apparenza che ricorda degli speroni o delle corna. Gli alcaloidi presenti nell’ergot sono noti per essere farmaci attivi, causando effetti diversi a seconda del tipo di composto ingerito.
Tra gli elementi caratterizzanti dell’ergot ci sono vari alcaloidi, tra cui l’acido lisergico, il precursore dell’LSD, una delle sostanze psichedeliche più potenti conosciute. Durante l’Ottocento, tali alcaloidi venivano impiegati nella medicina per trattare una serie di condizioni, dalle emorragie post-parto al mal di testa. Tuttavia, la loro assunzione ha anche portato a numerosi casi di ergotismo, una malattia con sintomi ben distinti che variano da forme più gravi a manifestazioni di minore intensità.
Le conseguenze del consumo inconsapevole
La rarità della pulizia e le condizioni di povertà in cui vivevano gli isolani hanno facilitato la diffusione del fungo, che contaminava la segale. Essendo questo cereale molto economico, la farina di segale è diventata un alimento base, causando un’incidenza quotidiana di allucinogeni senza che la popolazione ne fosse consapevole. Questo consumo continuativo ha amplificato le esperienze allucinatorie e, col passare del tempo, le storie venivano diffuse prevalentemente per via orale, contribuendo alla formazione di un vero e proprio mito attorno agli avvenimenti di quegli anni.
Interessante storia su Alicudi e le allucinazioni collettive legate al consumo di segale contaminata. La fonte è verificata, quindi sembra essere una testimonianza attendibile.