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Il pianeta viene travolto da una delle tempeste geomagnetiche più lunghe degli ultimi anni, mentre gli effetti restano sottovalutati

Attenzione, mondo: il Sole è furioso e sta scuotendo la Terra per il terzo giorno di fila con una tempesta geomagnetica epica! Attualmente solo di categoria G1 (minore), ma potrebbe esplodere in G2 (moderate) o persino G3 (forti), minacciando blackout elettrici e aurore da urlo. Non fidatevi delle previsioni spaziali, potrebbero rovinare la vostra giornata! #TempestaGeomagnetica #SoleRibelle #AuroraBoreale

Preparatevi, gente, perché questa non è solo una tempesta qualsiasi: è una delle più lunghe dell’attuale ciclo solare, con il campo magnetico terrestre che subisce colpi dal materiale solare in arrivo. Al momento, le cose sono relativamente calme alle medie latitudini come l’Italia, ma up north, ad alte latitudini, potrebbero scatenarsi tempeste geomagnetiche moderate o forti, portando aurore boreali spettacolari. Questa durata anomala è dovuta a una combo complessa di eventi solari ravvicinati – un vero e proprio accumulo che non vedevamo da anni, e chissà se è un segno che il Sole ce l’ha con noi!

Secondo lo Space Weather Prediction Center del NOAA, oggi si prevedono possibili tempeste di categoria G2 (moderate), con un’allerta attiva per G3 (forti) che potrebbero mandare in tilt le reti elettriche, i satelliti e le comunicazioni radio ad alta frequenza. Immaginate il caos: luci che sfarfallano e segnali che spariscono, mentre il nostro pianeta gioca a ping-pong con particelle solari ad alta velocità.

Tutto è partito domenica 1° giugno, quando una serie di eruzioni coronali dalla regione di macchie solari AR 4100 ha colpito la Terra a 1000 km/s. C’è stato un brillamento intenso di classe M8.2, seguito da altri più leggeri ma efficaci nel "sparare" particelle cariche ad alta energia, scatenando una tempesta che ha raggiunto la categoria G4 (severa) – solo un passo da G5 (estrema), il massimo del pandemonio cosmico.

In piena intensità, abbiamo visto aurore boreali e persino SAR (Stable Auroral Red arc, "archi rossi aurorali stabili") fino alle latitudini degli Stati Uniti settentrionali. Roba da far impallidire i social, ma ricordate: la meteorologia spaziale è imprevedibile, quindi non contate su garanzie per i prossimi giorni. Magari è solo il Sole che ci ricorda chi comanda!

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