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Il primo incidente nucleare della storia è stato scatenato dai nazisti: la verità su cosa accadde e il motivo dietro

I Nazisti e il Grande Boom Nucleare: Come Heisenberg Incasinò Tutto nel 1942!
Sapevate che prima di Chernobyl e Fukushima, i pazzi scienziati nazisti hanno fatto il primo “oops” nucleare? Il 23 giugno 1942, a Leipzig, Werner Heisenberg e la sua banda hanno scatenato fiamme e caos in un scantinato, trasformando un esperimento in un inferno radioattivo. Un setup difettoso ha prodotto un’esplosione di idrogeno, bruciando tutto in due giorni flat! #PrimoIncidenteNucleare #NazistiDisastri #HeisenbergEpicFail

Ehi, non è solo una storia da libri polverosi – è il caos nucleare che i cattivi della WWII non volevano farvi sapere! Mentre il mondo pensava ai disastri da film, ecco che la Germania nazista ci regala il primo vero rottame atomico. Quel giorno, in uno scantinato dell’Università di Leipzig, un gruppo di fisici guidati da Werner Heisenberg stava pasticciando con l’uranio, ma un errore madornale ha scatenato una produzione improvvisa di idrogeno nel reattore L-IV. Risultato? Fiamme che hanno distrutto tutto, lasciando l’edificio carbonizzato e radioattivo in un batter d’occhio.

Il setup dell’esperimento
Questi geni del male, con Heisenberg e il professor Robert Döpel al comando, miravano a un reattore che producesse neutroni per una reazione nucleare “controllata” – yeah, right! Avevano assemblato il modello L-IV: due semisfere di alluminio fissate da 22 rivetti, con quella inferiore immersa per tre quarti in una vasca d’acqua per evitare fusioni imbarazzanti. All’interno, strati su strati: uranio metallico su una sfera, acqua pesante su un’altra, e così via, fino a una quarta sfera al centro con più acqua pesante. Un camino traversava tutto per far entrare un mix di polveri di radio e berillio, rallentando neutroni e scatenando la reazione. L’idea? Misurare i neutroni prodotti – ma suona più come una ricetta per il disastro che per la scienza.

L’incidente nucleare causato dai nazisti
Quella mattina fatidica, il 23 giugno 1942, il dottor Döpel vede bolle nella vasca e, come un idiota, ci avvicina un fiammifero. Si trattava di una perdita di idrogeno, e boom, un piccolo scoppio che è diventato un inferno! Heisenberg arriva, e in un lampo fiamme e uranio fuso invadono il lab, con la pressione che fa esplodere il reattore L-IV. I due scappano a gambe levate, e l’edificio brucia per due giorni nonostante i pompieri che sudavano sette camicie. Nessuna vittima, per fortuna, ma la notizia si è gonfiata come una bolla radioattiva: negli USA, pensavano che un’intera squadra di scienziati tedeschi fosse kaputt. Probabilmente un contatto tra aria, acqua e uranio ha innescato la combustione – e chi l’avrebbe detto che i nazisti erano così bravi a fare casini?

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