Il tema del modem libero in Italia continua a generare discussioni tra utenti, operatori e regolatori. Questo principio consente ai consumatori di scegliere liberamente il dispositivo per la connessione a internet, senza l’obbligo di utilizzare il modem fornito dall’operatore. Tale tutela è sancita dalla delibera n. 348/18/CONS dell’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), che impedisce agli operatori, come Tim, Wind, Vodafone, Fastweb e Iliad, di imporre l’uso di un modem specifico. Le normative attuali sono state ideate per evitare che i clienti siano costretti a pagare per il noleggio di apparecchiature spesso costose, ma la realtà risulta complicata, specialmente per le connessioni in fibra ottica.
Modem libero e normativa italiana
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Il principio del modem libero, ovvero il diritto di navigare su internet utilizzando un modem a scelta, è stato introdotto dal Regolamento europeo 2015/2120 e in Italia recepito dall’AGCOM tramite la delibera n. 348/18/CONS. Questa normativa stabilisce il diritto degli utenti di utilizzare modem alternativi a quello fornito, senza incorrere in penalizzazioni contrattuali o limitazioni del servizio. Tuttavia, la situazione si complica nel passaggio alle connessioni FTTH (Fiber to the Home).
Le problematiche del modem libero nella fibra ottica
Sebbene la normativa sia chiara, le connessioni FTTH comportano diverse difficoltà per la libertà di scelta del modem. Molti operatori si basano su architetture di rete che richiedono un ONT (Optical Network Terminal) proprietario o un modem/router con credenziali specifiche fornite dagli ISP (Internet service provider). Questo implica che, anche volendo utilizzare un dispositivo differente, l’utente potrebbe non avere accesso alle configurazioni necessarie per una corretta funzionalità.
Alcuni operatori, come TIM e Vodafone, insistono nell’imporre l’uso del loro modem per gestire servizi come la fonia VoIP, riducendo ulteriormente la possibilità di adottare dispositivi alternativi. Anche nelle rare occasioni in cui le credenziali di connessione vengono fornite, la configurazione può risultare complessa e non garantire le stesse prestazioni del modem fornito dall’operatore. Inoltre, l’assistenza tecnica è spesso limitata per gli utenti che optano per un modem alternativo, lasciandoli senza supporto in caso di problematiche con la connessione.
Iniziativa AGCOM per un modem libero nelle connessioni FTTH
In risposta a queste difficoltà, AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per estendere il principio del modem libero alle connessioni FTTH. L’obiettivo è garantire che gli utenti possano scegliere liberamente il proprio dispositivo, senza vincoli tecnici imposti dagli operatori. L’intento è di separare l’ONT dal modem/router, permettendo così agli utenti di collegare dispositivi di loro scelta senza necessità di hardware proprietario. AGCOM intende anche regolamentare la trasparenza nella fornitura delle credenziali di accesso, cercando di eliminare le limitazioni imposte da alcuni ISP.
Questa consultazione rappresenta un importante passo verso il miglioramento della situazione attuale, raccogliendo le opinioni di consumatori, operatori e associazioni di categoria. Se questa iniziativa dovesse concretizzarsi, potrebbe segnare un significativo progresso per il diritto degli utenti, garantendo una vera libertà di scelta del modem anche per le connessioni in fibra ottica.