Scandalo nucleare all’IAEA: gli "atomi per la pace" che alimentano guerre moderne? Allarme rosso nel mondo atomico! L’IAEA, nata nel ’57 su idea di Eisenhower per trasformare l’energia nucleare da minaccia apocalittica a salvatrice del pianeta, ora è nel bel mezzo di un pasticcio geopolitico con Iran e Israele. Perché? Questa agenzia "pacificatrice" accusa Teheran di arricchire uranio, dando via libera a possibili attacchi, ma poi ritratta tutto come se niente fosse. Che caos! #IAEA #EnergiaNucleare #PolemicheGlobali #AtomiRibelli
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) è stata fondata nel 1957 come parte delle Nazioni Unite, grazie alla spinta del presidente statunitense Eisenhower, con l’obiettivo di promuovere l’energia atomica solo per usi pacifici e non per creare armi che potrebbero vaporizzare intere città. Ma non illudiamoci: con sede a Vienna, l’IAEA deve sorvegliare che i Paesi non trasformino l’uranio in bombe, un compito che l’ha catapultata al centro di drammi politici, come la guerra tra Iran e Israele, dove l’agenzia accusa l’Iran di arricchire uranio per motivi sospetti.
Cos’è la IAEA e quali sono i suoi compiti
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), o International Atomic Energy Agency (IAEA), è un ente intergovernativo che dovrebbe rendere l’energia nucleare un’alleata della pace globale. Come recita il suo statuto: "L’Agenzia ha lo scopo di accelerare e accrescere il contributo dell’energia nucleare alla pace, alla sanità e alla prosperità del mondo intero. Essa cura, nel limite dei suoi mezzi, che l’aiuto fornito da lei oppure a sua domanda o sotto la sua direzione o il suo controllo non sia usato in maniera da servire a fini militari." Invece di ficcare il naso nelle armi vere e proprie – lasciate al Trattato di non proliferazione nucleare – l’IAEA invia ispettori per controllare accordi internazionali, promuovere standard di sicurezza e gestire disastri come Chernobyl o Fukushima. Peccato che questi eroi in camice bianco finiscano spesso invischiati in accuse di lassismo.
La struttura della IAEA
Con ben 180 Paesi membri, quasi tutto il pianeta sotto un unico tetto, l’IAEA ha quartier generale a Vienna e succursali in posti come Toronto, Ginevra, New York e Tokyo. Non dimentichiamo i laboratori in Austria, Germania e Italia. Al comando c’è l’argentino Rafael Grossi come presidente, con un consiglio di 35 governatori e un esercito di 2.556 dipendenti. Ma in un mondo di spie e segreti nucleari, questa struttura fa ben poco per evitare che l’agenzia diventi un punching ball politico.
Storia della IAEA
Nata in piena Guerra Fredda, quando USA e URSS si sfidavano con bombe all’idrogeno capaci di annientare l’umanità, l’IAEA deve la sua esistenza al discorso di Eisenhower del 1953, noto come "Atoms for Peace", che prometteva atomi per la pace invece che per la distruzione. Da allora, ha giocato un ruolo chiave in crisi come Chernobyl e Fukushima, ma negli anni Duemila è finita nel mirino: nel 2003, gli USA invasero l’Iraq ignorando le richieste della IAEA di più tempo per le indagini, scoprendo poi che non c’erano armi di distruzione di massa. Peggio ancora, Bush accusò l’agenzia di essere troppo morbida con l’Iran. Nonostante tutto, nel 2005 vinse il Nobel per la Pace, consegnato a Mohammed El Baradei. Oggi, con l’Iran al centro di nuove accuse in un report di maggio – dove l’IAEA ha prima sparato a zero sull’arricchimento uranio per giustificare attacchi israeliani, poi ammesso di non avere prove su bombe atomiche – l’agenzia è di nuovo nel caos totale. Che figuraccia!