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Il drammatico evento di Bhopal nel 1984: una cronaca e le sue conseguenze

Bophal impianti nel 1985

La notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, a Bhopal, città dell’India centrale con quasi un milione di abitanti, si verificò uno degli incidenti industriali più devastanti della storia. Lo stabilimento chimico per la produzione di pesticidi della Union Carbide Corporation (UCC) era abbandonato, causando il rilascio di una nube di gas tossico che provocò la morte di almeno 3700 persone, se non di più secondo alcune stime non ufficiali. Ma quali sono state le cause e le conseguenze di questo tragico evento per la popolazione locale?

Storia dello stabilimento Union Carbide

Negli anni ’70, l’India incentivò la costruzione di impianti industriali nel Paese offrendo condizioni favorevoli agli investitori stranieri. La UCC ottenne i permessi per costruire uno stabilimento a Bhopal per la produzione del pesticida Sevin, utilizzato ampiamente in Asia. Tuttavia, il sito fu progressivamente trasformato per comprendere l’intero processo di produzione, aumentando i rischi a causa della maggiore complessità dell’impianto.

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La diminuzione della domanda di pesticidi nei primi anni ’80 portò la UCC a considerare l’abbandono progressivo dello stabilimento e il trasferimento della produzione in altri Paesi. Questa decisione portò a una riduzione degli investimenti e delle misure di sicurezza presso lo stabilimento di Bhopal, a differenza di quello negli Stati Uniti, con il consenso tacito delle autorità indiane.

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L’incidente di Bhopal: la notte del 3 dicembre 1984

Alle 23:00 del 2 dicembre 1984, si verificò una piccola perdita di gas metil-isocianato (MIC) nello stabilimento. A causa di un guasto alla valvola, una tonnellata d’acqua entrò in contatto con 40 tonnellate di MIC nel serbatoio 610, innescando una reazione esotermica che portò a un aumento della temperatura e della pressione. A causa della manutenzione carente e dei falsi allarmi frequenti, nessuna azione di sicurezza fu intrapresa.

L’incidente nella fabbrica di Bhopal: tragedia e conseguenze devastanti

La sottovalutazione dell’aumento di pressione e le misure di sicurezza inefficaci

Il primo aumento di pressione nell’impianto di Bhopal venne erroneamente sottovalutato dal supervisore del turno notturno, che decise di rimandare ulteriori controlli dopo la pausa di mezzanotte. Quando la pressione passò dai 2 psi di normale utilizzo a valori intorno ai 40/55 psi, le valvole di sicurezza non riuscirono a contenere la fuoriuscita di gas tossico. Il MIC, degradatosi ad acido cianidrico, si diffuse nell’aria portando alla morte per arresto respiratorio. Nonostante l’impianto prevedesse diverse misure di sicurezza, come l’uso di soda caustica e un bruciatore per neutralizzare i gas, molte di queste erano inefficaci a causa di problemi strutturali e mancanza di manutenzione.

La nube tossica e la risposta confusa delle autorità

Gli effetti della nube tossica si fecero sentire già dalla sera del 2 dicembre, ma la popolazione non fu prontamente avvertita dall’allarme pubblico, causando ritardi nella fuga. La direzione del vento non fu comunicata in tempo, aggravando la diffusione del gas verso i quartieri più vulnerabili. Mentre alcuni abitanti furono in grado di mettersi al riparo, molti altri, privi di mezzi di trasporto, subirono gli effetti nocivi a piedi. L’intervento tempestivo di alcuni individui come il capostazione H.S. Bhurvey contribuì a salvare molte vite.

Le vittime accertate e le dolorose conseguenze del disastro

I decessi totali accertati furono oltre 3700, ma il numero effettivo potrebbe essere stato molto più elevato a causa delle sepolture non registrate e delle fosse comuni create dall’esercito per gestire l’emergenza. L’epidemia di morte si abbatté su uomini, animali e persino sulle risorse idriche della zona. I ritardi nelle cure mediche a causa delle informazioni imprecise rilasciate dall’UCC peggiorarono ulteriormente la situazione, provocando fatali conseguenze per molti sopravvissuti. L’evento di Bhopal si trasformò così in una tragedia senza precedenti, portando alla luce gravi lacune nella gestione della sicurezza industriale e nella risposta alle emergenze.

![Immagine dell’incidente](immagine.jpg)

Per ulteriori approfondimenti sull’incidente di Bhopal, si può consultare [questo articolo](https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Bhopal).

Il Disastro di Bhopal: una tragedia senza fine

Il disastro di Bhopal è stato uno degli incidenti industriali più gravi della storia, avvenuto nel dicembre del 1984 presso uno stabilimento della Union Carbide Corporation nella città di Bhopal, in India. Le cifre dei morti oscillano tra i 7000 e i 10.000, lasciando dietro di sé una scia di distruzione e sofferenza.

Le conseguenze a lungo termine

Le conseguenze del disastro hanno continuato a farsi sentire a lungo. Molti sopravvissuti hanno subito disabilità permanenti, tra cui problemi respiratori, affaticamento precoce e difficoltà alla vista. Questo ha rappresentato una condanna alla povertà per molti lavoratori giornalieri che non sono più stati in grado di svolgere le proprie attività lavorative. Si sono verificati anche forti aumenti di aborti spontanei, malformazioni neonatali, problemi ginecologici e un’incidenza di tumori 27 volte superiore rispetto alla popolazione circostante.

La lunga battaglia per la giustizia

Dopo anni di battaglie legali in India e negli Stati Uniti, la Union Carbide Corporation ha versato un risarcimento di 500 milioni di dollari al governo indiano, che ha faticato a distribuire equamente ai cittadini colpiti.

L’assenza di giustizia per i responsabili

Nonostante le lunghe indagini e i processi legali, nessun dirigente di alto livello dell’UCC ha scontato la propria pena. Warren Anderson, l’amministratore delegato all’epoca del disastro, è stato arrestato ma è riuscito a sfuggire alla giustizia e a evitare l’estradizione negli Stati Uniti fino alla sua morte nel 2014.

Il triste retaggio del passato

A distanza di 40 anni, Bhopal è diventata una città più moderna, con 1.800.000 abitanti e un’industria turistica in crescita. Tuttavia, le tracce dell’incidente rimangono evidenti, soprattutto nell’area inquinata dello stabilimento. Le acque sotterranee della città continuano a mostrare concentrazioni di sostanze tossiche ben al di sopra dei limiti consentiti, rappresentando l’ultima eredità di quella tragica giornata.

Per maggiori informazioni sul disastro di Bhopal, puoi consultare l’articolo su [Geopop](https://www.geopop.it/il-disastro-di-bhopal-storia-e-conseguenze-del-peggior-incidente-industriale-della-storia/).

Il tragico incidente di Bhopal: riflessioni sulle conseguenze del disastro industriale più grave mai accaduto

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