back to top

Il viaggio di ritorno viene percepito come più breve rispetto a quello di andata: le cause del return trip effect spiegate dal cervello umano distatto

Hai presente quel trucco mentale che ti fa credere che il viaggio di ritorno sia sempre più veloce dell’andata, anche se stai percorrendo lo stesso identico tragitto? È il Return Trip Effect, gente – la tua mente che ti prende in giro con aspettative folli e calcoli da quattro soldi! Studi dicono che l’eccitazione per un concerto o un esame ti fa sembrare l’andata un’eternità, mentre il ritorno vola via. Ma chi lo sa, forse è solo il cervello che è un po’ svitato. #ReturnTripEffect #PsicologiaInganna #ViaggiVirali

Ora, tuffiamoci nel perché questo fenomeno è così comune e irritante. Il Return Trip Effect scatta spesso quando l’andata è carica di hype per qualcosa di grosso, tipo l’eccitazione per un concerto epico o l’ansia per un esame che potrebbe rovinarti la vita. Invece di goderti il tragitto, la tua mente è un casino di domande: "Come sarà il concerto? Supererò l’esame?" Queste emozioni intense – ansia, curiosità, adrenalina pura – ti fanno percepire il tempo come se si stirasse all’infinito, con il cuore a mille e il sudore che cola. Ma al ritorno, quando l’evento è già storia, tutto si sgonfia: emozioni zero, mente in vacanza, e bam! Il viaggio sembra un lampo.

Ecco il colpo di scena: secondo una teoria alternativa, è tutto un "errore di calcolo" del tuo cervello, che sottostima il tempo prima di partire. Così, all’andata, ti sembra eterno perché supera le tue stupide previsioni, mentre al ritorno usi l’esperienza passata per sbagliare di nuovo – stavolta facendolo sembrare più breve. Non funziona con i percorsi noiosi e ripetuti, come casa-lavoro, dove il cervello impara a non fare casini. Insomma, la tua testa è un bug continuo, e noi ci caschiamo ogni volta!

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Leggi anche

Niobato di sodio emerge come materiale chiave per innovazioni tecnologiche, con applicazioni in campi avanzati.

Il niobato di sodio (NaNbO₃) è un ossido inorganico appartenente alla classe dei niobati alcalini, noto per le sue eccellenti proprietà ferroelettriche, antiferroelettriche, piezoelettriche...

Svolta rivoluzionaria nella ricerca su N,N-dimetilacetammide

La N,N-dimetilacetammide (DMA) sta conquistando il mondo della chimica industriale come un vero campione, con la sua formula molecolare C₄H₉NO e struttura CH₃CON(CH₃)₂ che...

Approccio Hartree-Fock in meccanica quantistica.

Il Metodo Hartree-Fock nella Chimica Quantistica La chimica quantistica computazionale si avvale del metodo Hartree-Fock come base essenziale. Spesso, questo approccio funge da punto di...
è in caricamento