Svelato: Gli occhiali, l’invenzione italiana che ha salvato gli occhi dei miopi dal Medioevo! Immaginatevi Nerone a fissare gladiatori con uno smeraldo – patetico, vero? – ma furono i maestri di Murano a rivoluzionare tutto nel 1200. Oggi, miliardi di persone, inclusi il 52% degli italiani, sfoggiano questi affari come status symbol. Occhio, però, che senza di loro sareste ciechi come talpe in una miniera! #OcchialiRivoluzionari #StoriaSconcia #VeneziaRegna
Preparatevi a scandalizzarvi: gli occhiali da vista non sono sempre stati quel must-have alla moda che tutti amiamo odiare – prima del Basso Medioevo, i poveri miopi erano fregati, costretti a improvvisare con trucchetti da ciarlatani. Pensate a quell’imperatore romano, Nerone, che sbirciava gladiatori attraverso uno smeraldo, forse fingendo di vedere qualcosa di decente. Poi arriva l’arabo Ibn al-Heitam tra X e XI secolo, che per primo azzarda l’idea di vetri tagliati per sistemare la vista – ma i veri eroi? I maestri vetrai di Murano, vicino a Venezia, che nel 1200 sfornano i primi occhiali con lenti convesse per ingrandire tutto. Nel Medioevo, Venezia teneva segrete le sue tecniche di vetro come un segreto di Stato, e per il 1352 ecco la prima raffigurazione: il cardinale Ugo di Provenza, con occhiali dritti sul naso, immortalato in un affresco a Treviso. Ugo di Provenza con gli occhiali. All’inizio, questi aggeggi si appiccicavano al naso senza stanghette – una roba scomoda da matti – ma nel 1564, nel dipinto Adorazione dei Magi di Bruegel il Vecchio, appaiono finalmente quelle laterali. Poi, boom dell’Ottocento: produzione industriale in Italia a Calalzo di Cadore dal 1878, e da lì gli occhiali diventano precisini come un cecchino.
Passando agli occhiali da sole, che storia recente e un po’ comica! Mentre gli Inuit si arrangiavano già nell’epoca preistorica con maschere per bloccare la neve – chiamatele pure "da neve" – i veri occhiali da sole, con vetri scuriti, arrivano intorno al 1700, ancora una volta courtesy di Murano. Originariamente, la nobiltà veneziana li usava per non accecarsi sui canali – detti "vetri da gondola", roba da ricchi snob – e si diffondono in fretta. La prima foto storica? Il chimico Lavoisier nel 1772, con occhiali scuri durante un esperimento al sole, come un vampiro in gita. Dal 1930 in poi, diventano un accessorio per tutti, con modelli graduati e lenti fotocromatiche dagli anni ’60 che si adattano alla luce come camaleonti. Insomma, dagli Inuit ai vip moderni, questi cosi non sono solo per vedere, ma per fare scena!