Washington, con una popolazione di poco meno di 700mila abitanti, è stata fondata il 16 luglio 1790 e da allora è la capitale federale degli Stati Uniti. Situata lungo il fiume Potomac, si estende nel District of Columbia, incastonato tra gli stati del Maryland e della Virginia. La città ospita le principali istituzioni del governo federale, inclusi la Casa Bianca, il Campidoglio, la Corte Suprema, la Biblioteca del Congresso e numerose sedi di ministeri e ambasciate. Washington rappresenta anche il palcoscenico di cerimonie significative della democrazia statunitense, come l’insediamento del Presidente, che tradizionalmente avviene nel mese di gennaio.
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Attenzione a non confondere Washington con Washington, D.C. (District of Columbia): il primo è uno stato situato nell’angolo nord-ovest degli USA, mentre il secondo è il distretto federale che costituisce la capitale.
La creazione del District of Columbia e di Washington, D.C.
L’idea di creare un nuovo centro politico e la successiva realizzazione di un piano urbano si colloca nei primissimi anni di vita degli Stati Uniti, ai tempi dell’indipendenza dalle colonie britanniche. La necessità era di identificare una sede “neutrale” per il governo federale, escludendo città come New York o Philadelphia. Pertanto, il Congresso e il primo presidente decisero di progettare una nuova capitale, selezionando un’area strategica lungo il Potomac, con i due stati che cedettero 25 km², dando vita al District of Columbia.
I progetti di Pierre Charles L’Enfant per la capitale degli Stati Uniti
Il progetto fu affidato all’architetto Pierre Charles L’Enfant, il quale propose un piano urbanistico innovativo, con strade larghe e grandi viali diagonali. Gli incroci avrebbero dovuto condurre a piazze e parchi, con l’intento di facilitare la viabilità e indirizzare lo sguardo dei visitatori verso gli edifici del potere, come il Campidoglio e la Casa Bianca.
Il piano di L’Enfant per Washington DC, modificato da Andrew Ellicott nel 1792. Fonte: Library of Congress per Wikimedia commons
Un cantiere lungo decenni
Nonostante la visione ideale di L’Enfant, il progetto affrontò sfide significative, come la scarsità di fondi e la mancanza di infrastrutture. Edifici chiave, come il Campidoglio e la Casa Bianca, richiesero anni per essere completati. Il Campidoglio, iniziato nel 1793, fu ufficialmente inaugurato solo nel 1826, mentre la Casa Bianca fu ultimata nel 1800. La crescita della città accelerò durante la presidenza di Jefferson ma subì un rallentamento nel 1814, quando la città fu occupata e in gran parte incendiata durante un conflitto con gli inglesi.
Washington D.C., una città-monumento
Negli anni successivi, Washington si sviluppò meno rapidamente di altre metropoli statunitensi, mantenendo una connotazione principalmente politica. Tra il XIX e il XX secolo, il Mall divenne sede di alcuni monumenti rappresentativi, incluso il monumento a Washington, inaugurato nel 1888. Questo obelisco, con i suoi 169 metri, è ancora oggi l’edificio più alto della città.
Il Washington Monument.
Il Mall ospita anche il Lincoln Memorial, inaugurato nel 1922, e il Jefferson Memorial, completato nel 1943.
Il Lincoln Memorial a Washington.
Negli anni, il centro di Washington ha preso forma attraverso manifestazioni di protesta e la vita amministrativa, rappresentando uno specchio della nazione.
Il Palazzo del Campidoglio di Washington ancora in costruzione (1861). Fonte: Library of Congress per Wikimedia commons
La cerimonia di insediamento del Presidente
L’insediamento di un nuovo Presidente, avvenuto il 20 gennaio 2025, ha registrato un’eccezione: a causa di temperature rigide, la cerimonia si è svolta al chiuso, nel Palazzo del Campidoglio, interrompendo una tradizione. Dalla cerimonia di Ronald Reagan nel 1981, i presidenti si sono insediati nel National Mall, creando competizioni per la più alta affluenza di pubblico. Il record è detenuto da un insediamento del 2009, quando la partecipazione si aggirò tra un milione e mezzo e due milioni di persone.
Il Palazzo del Campidoglio a Washington DC. Credit: David Maiolo, via Wikimedia commons