Gatti, caos nucleare e un miliardo di dollari buttati al vento? Sì, avete letto bene: nel 2014, un incidente nucleare nel deserto del New Mexico è scoppiato per colpa di una stupida lettiera per gatti, dimostrando che anche i geni della scienza possono fare errori da dilettanti. Chiamatelo "fallimento felino" o semplice incompetenza burocratica, ma questo disastro ha lasciato tutti a bocca aperta, con danni enormi e nessuna scusa valida – perché, davvero, chi diavolo usa la lettiera come assorbente nucleare?
Esplosione nucleare causata da lettiera per gatti? Nel 2014 al Waste Isolation Pilot Plant, un barile radioattivo è saltato per aria a causa di un’assurda scelta sbagliata. Nessun ferito, ma mezzo miliardo di dollari di danni! Che follia. #IncidenteNucleare #FailGatti #ScienzaDisastrosa
Al Waste Isolation Pilot Plant in New Mexico, il 15 febbraio 2014, un incidente nucleare è stato scatenato da un utilizzo idiota della lettiera per gatti – sì, quella roba che usate per il vostro micio. Un barile di scorie nucleari, numero 68660, è esploso rilasciando materiale radioattivo, ma per fortuna non ci sono state vittime o feriti; solo un conto salatissimo, stimato in mezzo miliardo di dollari, e l’impianto chiuso per tre anni. La lettiera, con le sue proprietà assorbenti, veniva usata come rimedio improvvisato per rifiuti nucleari liquidi, ma attenzione: non tutte le marche vanno bene, e qui hanno scelto quella organica, piena di carbonio, che ha reagito con i nitrati nei rifiuti. Prendiamo come riferimento il report da 277 pagine del Dipartimento dell’Energia statunitense – perché, ovviamente, serve un tomo per spiegare un errore così banale.
La ricostruzione di questa catastrofe felina parte dal Waste Isolation Pilot Plant, un sito sotterraneo dove si stipano barili di materiale radioattivo a grande profondità. Il colpevole? Il barile 68660 dal Los Alamos National Laboratory, zeppo di nitrati radioattivi, liquidi neutralizzanti e, udite udite, lettiera per gatti come assorbente. Improvvisamente, il 15 febbraio, è esploso diffondendo radioattività, ma grazie ai soliti standard di sicurezza (che qualcuno ha evidentemente ignorato), non ci sono stati danni umani. Peccato per i soldi: mezzo miliardo di dollari sprecati e tre anni di chiusura – un bel regalo ai contribuenti, eh?
Le cause di questo pasticcio nucleare sono emerse dalle indagini del 2015, con un report che non lascia dubbi: la lettiera doveva essere inorganica (senza carbonio), ma i tecnici del Los Alamos National Laboratory hanno optato per quella organica, del brand sWheat Scoop, fatta al 100% di grano. Non un semplice sbaglio, ma un errore nelle linee guida che nessuno aveva mai notato – incredibile, vero? Questa roba ha innescato una reazione di ossidazione con i nitrati, generando calore e gas che hanno fatto saltare il barile. Insomma, una reazione chimica, non nucleare, ma abbastanza per creare un casino. E nella sfortuna, c’erano altri 700 barili con lo stesso problema, tutti isolati in fretta per evitare un’altra figuraccia. Bell’affare, no?