Internet in Tilt: "Si può sapere perché Internet non va?!" – I 5 motivi che ti faranno bestemmiare e le soluzioni da urlo!
Stufi di vedere il vostro show preferito bloccarsi per colpa di una connessione da incubo? Sì, esatto, quella roba che ti fa urlare "Si può sapere perché Internet non va?!" mentre perdi la trama. Ecco i 5 fattori che sabotano la tua navigazione e come sistemarli, perché nel 2024 non dovresti ancora combattere con questo casino. #InternetFail #ConnessioneLenta #TechNightmare
Un primo fattore che ti fa impazzire sono i problemi all’infrastruttura di rete, dove cavi e dispositivi decidono di fare i capricci come bambini viziati. Pensate a Open Fiber che "affitta" l’infrastruttura ai provider, ma se i cavi sono guasti o il vostro router domestico è un rottame, addio streaming. E non dimentichiamo la FTTC (Fiber-To-The-City), dove quel maledetto "ultimo miglio" in rame si arrende al primo temporale, al calore o alla distanza – roba che ti fa rimpiangere i tempi dei piccioni viaggiatori! Le reti FTTH (Fiber-To-The-Home), invece, sono le uniche che non tradiscono, essendo tutta fibra ottica e immuni a défaillance, a meno che non intervengano quei bastardi di roditori che rosicchiano i cavi (sì, è assurdo ma vero). Per risolvere, chiamate il vostro provider e preparatevi: potrebbe bastare un riavvio del modem o un reset, altrimenti tocca ai tecnici – che arriveranno, forse.
Poi c’è il potenziale tecnologico dei vostri dispositivi, che spesso è una barzelletta datata. Schede di rete da 1 Gbps? Roba nuova, ma se avete smartphone, tablet o Smart TV vecchie come i dinosauri, buona fortuna. Aggiungete l’Internet of Things (IoT), con elettrodomestici, robot aspirapolvere e lampadine smart che si connettono tutti insieme, rubando banda come ladri in fuga. Se siete su una FTTC o, peggio, una ADSL antiquata, bastano due videochiamate per far crollare tutto. La soluzione? Aggiornate i vostri aggeggi e scegliete una connessione FTTH decente, o limitate i dispositivi in azione – specialmente per streaming e videocall, che prosciugano tutto come una festa di ubriaconi.
Le interferenze del Wi-Fi sono un altro incubo, perché questa "grande rivoluzione" wireless ha trasformato le vostre case in campi di battaglia radio. Il modem cerca canali liberi, ma con reti ovunque, il segnale va e viene, lasciandovi a fissare l’elenco delle connessioni come idioti. Collegatevi via cavo Ethernet se potete, altrimenti entrate nel pannello del router e cambiate canale – puntate su 1, 6 o 11 per la banda 2.4 GHz, che è un casino, mentre la 5 GHz è meno problematica ma copre meno. Insomma, evitate di vivere in una zona affollata di segnali, o preparatevi a imprecare contro i vicini.
Non dimentichiamo l’uso di dispositivi infetti, che rallentano tutto come un virus letale. Spyware e compagnia bella non solo mangiano risorse, ma restano online per spifferare i vostri dati ai cybercriminali – roba da farvi sentire nudi in pubblico. Difendetevi con scansioni antivirus regolari, specialmente su Android e Windows, e non installate app da fonti losche, tipo quelle fuori dagli store ufficiali di Google, Microsoft o Apple. Ignorare questo è come invitare i ladri a casa vostra.
Infine, la posizione del modem-router può rovinare la festa, perché se non è piazzato al centro della casa, copre una beneamata cippa. In case enormi o con muri spessi come fortezze, usate ripetitori Wi-Fi per estendere il segnale e evitare zone morte. Non è rocket science, ma sistematelo bene o continuerete a imprecare contro l’ennesimo buffering – perché, diamine, nel 2024 meritiamo di meglio!