Vi lascio immaginare: una casetta bianca sperduta su un’isola di rocce a picco, lontana da tutto e da tutti, etichettata come “la casa più isolata del mondo”. Se sognate di fuggire dal caos moderno – o di nascondervi dai vostri ex, dai capi stronzi e dai social che vi stressano – questa è l’utopia che fa per voi, anche se, spoiler, non troverete Wi-Fi né docce calde! Situata sull’isola vulcanica di Elliðaey, nell’arcipelago islandese di Vestmannaejyar, non è una villa da nababbi ma un rudimentale rifugio per la caccia, costruito nel 1996 senza acqua corrente, elettricità o comodità vere, tranne una sauna alimentata dall’acqua piovana raccolta (perché in Islanda, anche isolati, gli scandinavi devono sudare un po’). #CasaPiuIsolata #IslandaVirale #VitaSenzaSocial
Ma andiamo al sodo: questo rifugio a due piani sorge ai piedi della vetta più alta, Hábarð, sostituendo un vecchio capanno del 1953 usato per la caccia ai puffin, che era andato in malora. I lavori partiti nel 1987 e finiti nel 1996, con la sauna aggiunta tra il 2000 e il 2001, rendono chiaro che qui non si scherza con il minimalismo – zero fronzoli, solo l’essenziale per chi ama l’avventura estrema. Arrivarci? Un’odissea: prima un traghetto di due ore da Heimaey, l’unica isola abitata dell’arcipelago, poi altre due ore a piedi su terreni impervi. Occhio, però: è proprietà privata della Società delle Isole Ellidagrim, quindi dovete implorare il permesso prima di fare i Robinson Crusoe.
E per chi ama le chicche gossipose, c’è la leggenda su Björk: voci dicevano che il governo islandese volesse regalarle un’isola omonima per i suoi successi musicali, ma era quella sbagliata, una Elliðaey diversa sulla costa occidentale. La diva l’ha rifiutata, lasciando entrambe le isole libere da star pop. Peccato, perché immaginatevi un concerto isolato? Intanto, se siete curiosi, esiste un video che mostra l’interno di questo bunker sperduto – ma preparatevi, è puro isolamento in salsa islandese. 😏