Il piano ReArm Europe
Il piano ReArm Europe, lanciato dalla Commissione europea il 4 marzo 2023 e approvato dal Consiglio Europeo il 6 marzo, nasce dalla necessità dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, di ridurre la dipendenza dalla difesa statunitense a seguito dell’insediamento di Donald Trump. Esso prevede un pacchetto di incentivi finanziari di almeno 800 miliardi di euro per incrementare le spese nella Difesa da parte degli Stati membri e migliorare la coordinazione nelle iniziative di sicurezza comunitaria.
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Il bilancio italiano nella Difesa
Attualmente, l’Italia destina all’area della Difesa l’1,57% del suo PIL. Tuttavia, nell’ambito del piano ReArm Europe, questa percentuale potrebbe quasi raddoppiare nei prossimi anni. Proiettandosi al 2027, si stima che la spesa annuale per la Difesa potrà raggiungere circa 65 miliardi di euro, rispetto agli attuali 33,5 miliardi. Un aspetto cruciale sarà la modalità di impiego delle risorse da parte del governo, che determinerà l’efficacia dell’investimento nel settore.
la situazione attuale sui soldati e il piano di sviluppo per le forze armate
Fonte: Ministero della Difesa
Il piano ReArm Europe, presentato il 4 marzo dalla Commissione europea e approvato il 6 marzo dal Consiglio Europeo dei capi di Stato e di governo riunito in seduta straordinaria a Bruxelles, è una conseguenza del fatto che l’Unione Europea – inclusa l’Italia – non può più fare affidamento sugli Stati Uniti per la sua difesa dopo l’insediamento di Donald Trump. Il piano prevede un pacchetto di incentivi finanziari di almeno 800 miliardi di euro per favorire le spese nel settore della Difesa degli Stati membri e, in misura minore, per rafforzare la coordinazione e le iniziative comunitarie in questo campo. Come si muoverà l’Italia in questo scenario?
Il bilancio italiano nella Difesa
Al momento il nostro Paese spende per la Difesa l’1,57% del suo Pil, ma nell’ambito del piano ReArm Europe potrebbe quasi raddoppiare questa percentuale nei prossimi anni. In cifre, questo significherebbe arrivare entro il 2027 a circa 65 miliardi di euro l’anno rispetto agli attuali 33,5: un punto importante è come poi il governo deciderà di utilizzare queste risorse. Al…