Dopo 103 anni dalla scoperta della tomba di Tutankhamon, è stata rinvenuta in Egitto la sepoltura del faraone Tutmosi II. L’annuncio è stato fatto da un team di ricerca anglo-egiziano guidato da Piers Litherland. Il faraone regnò tra il 1493 e il 1479 a.C. o, secondo altre fonti, dal 1482 al 1479 a.C. Questa scoperta rappresenta un evento straordinario, in quanto da oltre un secolo non si verificava il ritrovamento di una sepoltura reale dell’Antico Egitto. La tomba si trova nella necropoli di Tebe, vicino Luxor, in un’area storicamente destinata alle sepolture delle donne della famiglia reale. Gli archeologi hanno compreso di trovarsi di fronte alla tomba di un faraone grazie al soffitto affrescato di blu con stelle dorate, elemento distintivo dei sovrani del Nuovo Regno (XVI-XI secolo a.C.).
Purtroppo, la tomba non si presenta in buone condizioni. Le intemperie e una serie di allagamenti, oltre alla sua dismissione voluta già in epoca antica, hanno compromesso gli interni. Il sepolcro di Tutmosi II venne svuotato e dismesso probabilmente poco dopo la morte del sovrano. Era consueto che le mummie e i corredi venissero trasferiti in altre sepolture, anche temporanee, per proteggerli da razziatori e profanatori. Notoriamente, la tomba KV35 fungeva da deposito per molte mummie, compresi alcuni importanti faraoni. La mummia di Tutmosi II era già conosciuta alla fine del XIX secolo, quando venne trovata nel cosiddetto “Nascondiglio Reale”, rifugio temporaneo per mummie, attualmente conservata al Museo Nazionale della Civiltà Egiziana del Cairo.
Le condizioni del sepolcro hanno portato a confermare l’appartenenza a Tutmosi II attraverso il ritrovamento di frammenti di vasi in alabastro, che recano il nome del faraone e della moglie, Hatshepsut, nota per aver regnato da sola per vent’anni dopo la morte del marito, fino al 1458 a.C.