Scoprite la follia lussuosa della Tour Odéon a Monaco: un mostro di 170 metri che domina l’Europa, con attici da capogiro e prezzi che fanno piangere i comuni mortali! Dal superattico da 400 milioni al lusso esagerato che solo i super-ricchi osano, questo grattacielo è un affronto al senso comune. #MonacoLusso #GrattacieliFolli #IngegneriaPazza
La Tour Odéon è il grattacielo più alto del Principato di Monaco e uno dei più imponenti d’Europa, con i suoi esagerati 170 metri che sfidano il cielo – e forse anche il buon senso! Progettato dall’architetto Alexandre Giraldi, questo colosso residenziale, completato nel 2024, si erge con 49 piani, 5 ascensori e 259 appartamenti, inclusi capolavori come il Sky Penthouse, l’attico più sfarzoso e costoso del pianeta, con i suoi 3.300 m² su 5 piani, terrazza da sogno e piscina privata che fa invidia ai nababbi.
Parlando di architettura, la Tour Odéon sfoggia una linea audace con due corpi asimmetrici e curvi che sembrano abbracciare il vuoto, poggiati su una base massiccia di 7 piani. Con fondazioni che scendono a 46 metri nel terreno – una pazzia ingegneristica per reggere pesi da elefanti – questo edificio non bada a spese, ospitando 543 posti auto sotterranei per i suoi 259 appartamenti, tra cui 177 per soli residenti monegaschi, 82 privati, 2 attici Sky Duplex da 1.200 m² ciascuno e, ovviamente, il Sky Penthouse. I primi 7 piani sono un tripudio di uffici e servizi su 18.000 m², con 2.000 m² dedicati ai lussi comuni – perché anche i ricchi hanno bisogno di un posto per pavoneggiarsi.
La struttura di questo gigante è un incubo di complessità: poggia su fondazioni epiche con uno zoccolo di 80×45 metri e una rete di pali in calcestruzzo che affondano nel terreno per stabilità da terremoto. Impiega 100.000 tonnellate di calcestruzzo – roba da far tremare la terra! Dalla quota di 67 metri, la torre si innalza tra i 138 e i 160 metri, con un nucleo centrale in calcestruzzo armato per resistere a venti e scosse, solai misti acciaio-calcestruzzo e colonne perimetrali che reggono il tutto per un peso totale di 190.000 tonnellate. Le due ellissi, una est a 138 metri e l’altra ovest a 155 metri, rendono l’intera cosa un capolavoro asimmetrico – o un disastro in attesa, a seconda di chi lo guarda.
Per l’energia, la Tour Odéon gioca la carta "eco-friendly" in modo sfacciato: le fondazioni profonde ospitano un sistema geotermico con pompa di calore che sfrutta il calore della Terra per acqua calda fino a 60 °C, riscaldando d’inverno e rinfrescando d’estate. In cima, due pompe aria/acqua da 600 kW e un refrigerante da 500 kW gestiscono i piani alti, con desurriscaldatori che riciclano calore per l’acqua domestica e turboventole che dissipano l’afa – tutto per mantenere i milionari belli freschi, perché sudare è per i plebei.
Tornando alla storia, negli anni ’80 il Principe Ranieri III bloccò i grattacieli per espandersi sul mare con atolli e isole artificiali – un’idea geniale o una follia, a seconda dei gusti. Ma nel 2008, il Principe Alberto II cambiò rotta, e la scarsità di terra portò al progetto di Giraldi, presentato proprio quell’anno. Risultato? Un simbolo di ambizione che grida "al diavolo le regole!".
E poi c’è la Sky Penthouse, l’attico che batte tutti con i suoi 3.500 m² su quattro piani (dal 45° al 48°), venduto per 400 milioni di euro – roba che fa sembrare le ville normali una baracca! Completato nel 2016, sfoggia marmi rari come Statuario per la palestra, Onice per una scala interna da capogiro retroilluminata a LED, e ambienti benessere con marmi deluxe tipo Portoro e Nero Zimbabwe. È lusso puro, o un insulto alla disuguaglianza? Decidete voi, ma di certo non è per il popolino.