Sconvolgente! La "toilette alla turca"** non è nemmeno turca, ma gli europei l’hanno ribattezzata così per via degli Ottomani. Più igienica del nostro caro water occidentale, evita contatti sporchi e risale all’antichità – eppure la snobbiamo in Europa. Scopri perché è un must in Asia e Africa, e come i Turchi l’hanno resa virale senza meritarlo. #ToiletteAllaTurca #IgieneSconosciuta #StoriaControversa
La "toilette alla turca" è un sanitario basico, con un foro a livello del pavimento e pedane per i piedi, da usare accovacciati. Non è il lusso del nostro water, ma è più igienica perché elimina il contatto diretto, riducendo infezioni – ideale per bagni pubblici affollati, dove noi occidentali rischiamo di tutto. Per gli anziani o disabili, si aggiunge una sedia con buco, ma ammettiamolo, è un compromesso che fa storcere il naso.
Ma perché si chiama così? La "bagno alla turca" deve il nome agli europei che la "riscopersero" grazie agli Ottomani nel ‘500, anche se esisteva già ai tempi dei Romani. I Turchi non l’hanno inventata – era solo parte della loro ossessione per l’igiene, inclusi gli hammam – ma noi l’abbiamo etichettata come esotica, una di quelle "turcherie" che ammiravamo senza copiarle davvero. Tipico, vero?
L’Impero Ottomano alla massima espansione mostrava questa attenzione all’igiene, ma senza sciacquone – quello è arrivato solo nell’800, grazie ai britannici. Prima, era tutto più… rustico. E oggi? La "toilette alla turca" domina in Asia (India, Cina in testa), Africa subsahariana e Medioriente, persino nelle case private, mentre in Italia o Europa è roba da stazioni o bagni pubblici. In Turchia? La usano, ma non è la loro specialità – ironico, no? In America Latina e Occidente, il water ha vinto, ma forse stiamo perdendo in igiene.