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L’aereo a Toronto si ribalta e tutti i passeggeri si salvano dall’incidente: le ipotesi

Hanno avuto inizio le indagini ufficiali sull’incidente aereo a Toronto, verificatosi il 17 febbraio, quando un aereo Bombardier CRJ-900 in partenza da Minneapolis, operato da Endeavor Airlines, sussidiaria di Delta Airlines, si è ribaltato e incendiato durante l’atterraggio all’aeroporto internazionale Pearson. Fortunatamente, tutte le 80 persone a bordo sono state salvate, mentre i feriti ammontano a 18, di cui 3 in condizioni gravi. Le autorità hanno recuperato la scatola nera per analizzare i dati e ricostruire la causa e la dinamica dell’incidente. Un’ipotesi possibile riguarda la presenza di un microburst, una raffica di aria fredda discendente.

Dinamica dell’incidente

Osservando le riprese dell’atterraggio, si nota che l’aereo ha toccato terra in modo brusco, con un profilo orizzontale anziché inclinato. Questo suggerisce che non sia stata effettuata la manovra di flare, fondamentale per ridurre la velocità verticale prima del contatto con la pista. L’aereo ha toccato il suolo ad alta velocità, inclinato verso destra, e l’ala ha toccato terra, trascinandosi sulla pista per circa 3 secondi prima di ribaltarsi. Un atterraggio non simmetrico potrebbe aver concentrato l’impatto su un solo carrello, destabilizzando l’assetto del velivolo.

Cause dell’atterraggio brusco

Le motivazioni alla base dell’atterraggio violento sono ancora oggetto di indagine. Un errore di manovra del pilota non può essere escluso, ma risulta improbabile data la procedura standard. Una possibilità concreta è che i piloti abbiano incontrato difficoltà a causa di improvvise raffiche di vento discendenti, note come microburst. Queste correnti, che si formano in presenza di nubi temporalesche, possono creare condizioni di atterraggio avverse, spingendo l’aereo verso il basso in maniera repentina e generando venti laterali capaci di destabilizzare il velivolo.

microburst
Dinamica di un microburst ed effetti su un atterraggio aereo. Credit: NOAA

Il rapporto meteorologico METAR parla di raffiche fino a 35 nodi, ossia 65 km/h, confermando che le condizioni erano al limite ma comunque entro i parametri operativi per l’atterraggio. Pertanto, un microburst potrebbe aver contribuito ai problemi di stabilità in fase di discesa.

Esito positivo dell’incidente

Nonostante la gravità dell’incidente, nessuna vittima è stata registrata. La fusoliera del velivolo ha resistito bene all’impatto, evidenziando la buona costruzione dell’aereo. Inoltre, il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco e la gestione delle operazioni di evacuazione da parte del personale di bordo hanno giocato un ruolo cruciale nel prevenire il peggio.

Procedure d’indagine in corso

Le indagini per l’incidente sono coordinate dalle autorità canadesi e statunitensi, con l’obiettivo di stabilire cause e dinamiche per adottare misure preventive future. Un rapporto preliminare sarà presentato entro un mese, integrando i dati raccolti dalla scatola nera, incluse le registrazioni audio della cabina di pilotaggio e le testimonianze dei piloti. Questo rapporto preliminare potrebbe fornire chiarimenti sull’incidente, con un rapporto ufficiale previsto entro un anno.

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