L’ITALIA SI BUTTA NEL NUOVA ERA NUCLEARE: ADDIO AI VECCHI SPAVENTI E BENVENUTO AL POTERE ATOMICO! 😏 Dopo anni di dubbi e referendum flop, l’Italia è finalmente dentro l’Alleanza UE sul nucleare, pronta a sfidare i verdi radicali e puntare su reattori che promettono energia pulita senza troppi drammi. "Avere una prima produzione nucleare già nel 2035 grazie agli SMR", come dichiarato dal governo – e chissenefrega dei vecchi timori! #NucleareItalia #EnergiaSporcaOPulita #UEAlleanza
In un colpo di scena che fa tremare i pacifisti, l’Italia ha detto addio al suo ruolo di "membro osservatore" per due anni e si è gettata a capofitto nell’Alleanza UE sul nucleare, un club esclusivo guidato dalla Francia – quella sì che sa come gestire 57 reattori per coprire il 70% del suo fabbisogno energetico. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha confermato l’ingresso, aprendo le porte a fondi UE per i mini-reattori nucleari modulari (SMR) e una bella iniezione di indipendenza energetica contro i capricci del gas russo. Insomma, l’Italia non più solo a guardare, ma pronta a sporcarsi le mani!
L’Alleanza Nucleare Europea è la banda dei "pro-nucleare" che non si ferma davanti a niente: un piano d’azione da brividi per sviluppare reattori di nuova generazione entro il 2030, con obiettivi che includono rafforzare la catena di approvvigionamento, coinvolgere industrie affamate di energia e creare un’Accademia delle Competenze Nucleari basata sul Net-Zero Industry Act. I paesi membri? Una dozzina di nomi come Francia, Polonia e Ungheria, con il Belgio che si è unito di recente – e ora l’Italia, lasciando l’Estonia come unico osservatore. Peccato per gli altri 27 dell’UE che non ci stanno, ma hey, chi ha bisogno di unanimità quando hai il nucleare?
Per l’Italia, questo significa rinforzare il fronte "pro-nucleare" nell’UE, accelerando ricerche e sviluppi senza dover riaccendere le vecchie centrali chiuse dai referendum del 1987 e 2011 – quelli ispirati dai disastri di Chernobyl e Fukushima, che hanno fatto votare "no" alla gente comune. Ma l’attuale governo non si arrende: ha riaperto il dibattito con un disegno di legge per tornare al nucleare entro il 2027, e ha creato Nuclitalia con giganti come Enel e Leonardo per studiare gli SMR. Il tutto puntando su "emissioni nette zero", perché in fondo, chi non vuole energia del futuro senza fumogeni? Con questa alleanza, l’Italia è pronta a unirsi ai big per finanziamenti e collaborazioni, ma occhio: il nucleare divide ancora, e non tutti sono felici di questa mossa audace! 😈