back to top

L’alluvione zancleana emerge come la più grande inondazione mai verificata in cui il Mediterraneo fu riempito nuovamente, rivelando segreti sepolti della storia antica che pochi osano discutere.

Mega-Inondazione Antica Devasta il Mediterraneo: L’Alluvione Zancleana che ha reso il mare un oceano in un battibaleno! Circa 5 milioni di anni fa, una catastrofe epica ha colpito il pianeta: decine di milioni di metri cubi al secondo d’acqua oceanica si sono rovesciati nel Mediterraneo, trasformando un deserto salato in un mare ruggente. Chiamata l’"Alluvione Zancleana", questa inondazione da record – la più grande mai vista sulla Terra – ha spazzato via secoli di siccità, e ora uno studio recente conferma che è stato il crollo improvviso di un’istmo allo Stretto di Gibilterra a scatenare l’inferno. Pensateci: se la natura poteva fare questo 5 milioni di anni fa, chissà cosa bolle in pentola oggi con il clima impazzito! #AlluvioneZancleana #MediterraneoInFiamme #DisastroGeologicoEpico

Ehi, preparatevi a un tuffo nel passato preistorico, perché stiamo parlando di una vera e propria apocalisse acquatica. Circa 5,5 milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo era ridotto a un’immensa distesa di sale secco come un deserto, grazie alla cosiddetta "Crisi di salinità del Messiniano", un evento durato quasi 700.000 anni che ha isolato il bacino e lo ha prosciugato con evaporazioni folli. I movimenti della Terra hanno alzato lo Stretto di Gibilterra come una barriera gigante, lasciando il Mediterraneo senza una goccia dall’Atlantico, e bam! – milioni di specie marine sono sparite in un battito di pinna, trasformando tutto in un paesaggio salato da incubo.

Ma ecco il colpo di scena: l’Alluvione Zancleana ha ribaltato la frittata in un lampo. Gli scienziati si sono scannati per decenni su come è successo, con alcuni che blateravano di un riempimento lento tipo 10.000 anni, e altri che giuravano fosse roba di pochi anni. Ora, finalmente, la verità: è stato un collasso rapido dell’istmo di Gibilterra a far tracimare l’acqua, inondando il Mediterraneo con 65-100 milioni di metri cubi al secondo – roba che faceva salire il livello del mare di 10 metri al giorno! Immaginate fiumi giganti che sfrecciano dall’Atlantico verso est, superando la Sicilia e la Scarpata di Malta, come se Madre Natura avesse perso la pazienza.

Le prove? Guardate in Sicilia, dove questa mega-alluvione ha lasciato il suo segno indelebile, tipo graffiti di un vandalo preistorico. Nelle zone di Siracusa e Ragusa, oltre 300 colline strette e allungate, scavate da solchi profondi, raccontano di un’acqua impetuosa che ha eroso rocce e creato detriti ovunque. E non dimentichiamo il canyon di Noto, una valle sottomarina da brividi, scolpita dal flusso devastatore. Questi disastri acquatici stanno diventando di moda, visto che con il cambiamento climatico potremmo rivedere spettacoli simili – madre natura è sempre stata una gran rompiscatole, no?

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Leggi anche

Niobato di sodio emerge come materiale chiave per innovazioni tecnologiche, con applicazioni in campi avanzati.

Il niobato di sodio (NaNbO₃) è un ossido inorganico appartenente alla classe dei niobati alcalini, noto per le sue eccellenti proprietà ferroelettriche, antiferroelettriche, piezoelettriche...

Svolta rivoluzionaria nella ricerca su N,N-dimetilacetammide

La N,N-dimetilacetammide (DMA) sta conquistando il mondo della chimica industriale come un vero campione, con la sua formula molecolare C₄H₉NO e struttura CH₃CON(CH₃)₂ che...

Approccio Hartree-Fock in meccanica quantistica.

Il Metodo Hartree-Fock nella Chimica Quantistica La chimica quantistica computazionale si avvale del metodo Hartree-Fock come base essenziale. Spesso, questo approccio funge da punto di...
è in caricamento