back to top

L’arte viene protetta in guerra grazie allo scudo blu, il simbolo che nasconde ipocrisie culturali dietro un blando scudo di carta

Bombe sulle Bellezze: Come le Guerre Distruggono l’Anima del Mondo, e Nessuno se Ne Cura Davvero!

GuerraControLaCultura #ScudoBluSottoFuoco – Immaginate: mentre i potenti giocano alla guerra, opere d’arte millenarie vanno in fumo. Lo "Scudo Blu", simbolo di protezione per i "beni culturali da proteggere", è solo un timbro inutile contro i barbari che lo ignorano. Dal 1954, questa Convenzione dell’Aia promette di salvare tesori come Uffizi e Colosseo, ma in Ucraina, Putin sta cancellando l’identità del paese a colpi di missili. È un crimine contro l’umanità, gente, e noi tutti paghiamo il prezzo!

Tra le macerie fumanti di guerre dimenticate e moderne, lo "Scudo Blu" è l’eroe silenzioso che prova a difendere l’arte dal caos. Nato dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’Europa era ridotta in cenere, questa Convenzione dell’Aia del 1954 dichiara che distruggere un quadro o un tempio non è solo vandalismo – è recidere le radici di un popolo. Pensate alla Biblioteca di Sarajevo bruciata nel ’92 o al tempio di Palmira fatto saltare dall’ISIS nel 2015: l’umanità intera ha perso, non solo quei paesi. Lo Scudo Blu funziona come una "croce rossa" per la cultura, un impegno visibile per non dimenticare, anche se spesso è ignorato dai criminali in uniforme.

Colpire l’arte? È un crimine di guerra, punto e basta, e la giustizia internazionale finalmente se ne sta accorgendo. Lo Statuto di Roma del 1998, tramite la Corte Penale Internazionale, ha condannato tizi come Ahmad al-Faqi al-Mahdi nel 2016 per aver demolito mausolei a Timbuktu – una sentenza che grida: "Messaggiare con la storia è attaccare l’identità di tutti". In Italia, meraviglie come il Duomo di Milano, gli Uffizi e il Colosseo sfoggiano orgogliosamente lo Scudo Blu, pronti a gridare "Non toccate!" in caso di guai. All’estero, da Palmira alla Cattedrale di Santa Sofia in Ucraina, questo simbolo ha cercato di fermare il peggio, ma le bombe non leggono i trattati.

Ora, guardate l’Ucraina: la guerra russa è una vergogna totale, con oltre 450 siti culturali distrutti dall’invasione del 2022. Chiese ortodosse, musei e perfino i dipinti di Maria Primachenko sono ridotti in cenere – roba virale come il Teatro di Mariupol, bombardato e polverizzato. Il Consiglio d’Europa lo chiama "tentativo di eliminare l’identità ucraina", e hanno ragione: non è solo guerra, è un attacco alla memoria collettiva. L’UNESCO sta lottando con task force e immagini satellitari per mappare i danni, mentre i "Caschi Blu della Cultura" italiani, eroi sottovalutati, aiutano a salvare e ricostruire, proprio come al Teatro di Mariupol.

E perché dovrebbe importarci? Perché perdere un sito antico non è solo una perdita per qualche museo – è spezzare il legame con il nostro passato. L’arte è la prova che, anche nei momenti più bui, l’umanità crea bellezza, e proteggerla non è un vezzo da snob: è una lotta per non farci inghiottire dall’oblio. Se non ci svegliamo, chi proteggerà il resto?

Per approfondire l’argomento sulla fonte originale

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Leggi anche

Niobato di sodio emerge come materiale chiave per innovazioni tecnologiche, con applicazioni in campi avanzati.

Il niobato di sodio (NaNbO₃) è un ossido inorganico appartenente alla classe dei niobati alcalini, noto per le sue eccellenti proprietà ferroelettriche, antiferroelettriche, piezoelettriche...

Svolta rivoluzionaria nella ricerca su N,N-dimetilacetammide

La N,N-dimetilacetammide (DMA) sta conquistando il mondo della chimica industriale come un vero campione, con la sua formula molecolare C₄H₉NO e struttura CH₃CON(CH₃)₂ che...

Approccio Hartree-Fock in meccanica quantistica.

Il Metodo Hartree-Fock nella Chimica Quantistica La chimica quantistica computazionale si avvale del metodo Hartree-Fock come base essenziale. Spesso, questo approccio funge da punto di...
è in caricamento