L’attività esplosiva è riattivata dall’Etna nel cratere di sud-est, sfidando i dati dell’INGV

Etna in fiamme: il gigante siciliano erutta e mette in crisi i cieli! 🌋 Allarme rosso per l’INGV, che annuncia un’eruzione "da brividi" mentre l’aeroporto di Catania regge per un pelo. Ma chi se lo aspettava? I vulcanologi non escludono catastrofi, e noi speriamo che non ci tocchi un’altra dose di cenere sul caffè!

L’Etna ha fatto di nuovo parlare di sé, risvegliandosi con un’esplosione dal Cratere di Sud-Est che ha tutti in allerta. L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha confermato che dalle ore 21 del 18 giugno, "l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato una tendenza all’incremento, pur se con andamento oscillante", segnando l’inizio di una fase di attività che non promette niente di buono.

Non si tratta solo di fumo e specchi: a partire dalle :00 di questa notte, il tremore vulcanico ha raggiunto livelli da capogiro, con le telecamere termiche che hanno catturato un’eruzione stromboliana dai crateri sommitali e un bel po’ di ceneri in volo. Secondo le previsioni dell’INGV, qualsiasi nube eruttiva potrebbe spargersi verso Nord-Est, ma con le nuvole che coprono tutto, i dettagli precisi sono un mistero – e anche la localizzazione degli eventi infrasonici sta ballando per via di problemi tecnici, anche se c’è un aumento di eventi con ampiezza niente male.

Per fortuna, finora nessuna zona abitata ha dovuto subire ripercussioni serie, e l’Aeroporto di Catania rimane operativo nonostante l’allerta VONA sia schizzata al livello rosso, il massimo per l’aviazione. L’INGV ha alzato le antenne dopo questa nuova fase eruttiva, passando dall’arancione al rosso per non lasciare dubbi su quanto sia seria la situazione.

E proprio nel bollettino settimanale dell’INGV del 17 giugno, si parlava già di attività di degassamento "a regime variabile" dai crateri sommitali, con livelli infrasonori alti. Non è una sorpresa che gli esperti avessero previsto scenari da brivido, non escludendo una "rapida evoluzione dei fenomeni in corso verso un’attività più energetica con di colonne eruttive, nubi di cenere e collassi di porzioni dei coni sommitali con formazione di flussi piroclastici". Chissà se stavolta il vulcano ci sorprenderà o se è solo un fuoco di paglia!

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