Le bisce italiane smascherate: come il loro presunto pericolo viene esagerato negli ecosistemi locali

Scioccante! La biscia, quel serpente ‘inoffensivo’ che tutti odiano, è un superspia ecologico con sensi da film di spionaggio! 🚨 Mentre i vipera-fobici scappano urlando, scopriamo che questa creatura con pupille tonde e un ‘collare’ giallo è chiave per trasferire nutrienti essenziali e combattere parassiti. Non velenosa, ma potrebbe rovinarti la grigliata di cinghiale! #SerpentiSegreti #NaturaRibelle #EcologiaShocking

Ah, la biscia, quel rettile sottovalutato e spesso bistrattato, è molto più di un’anomala compagna delle rive fangose! Con le sue pupille tonde – a differenza della vipera perfida – e una colorazione che va dal verde al marrone, è un maestro nel mondo acquatico, divorando anfibi pieni di acidi grassi polinsaturi. Inoffensiva al 100%, aiuta a far circolare questi nutrienti essenziali nel ciclo della natura, diventando preda di uccelli e mammiferi. Ma attenzione: potrebbe trasportare parassiti che finiscono dritti nel tuo piatto, come nel caso di certi cinghiali “sfortunati”.

Per chi non la distingue dalla folla, cos’è esattamente la biscia? Si tratta di serpenti non velenosi del genere Natrix, con la Natrix natrix come star europea, dalla Scandinavia al Nord Africa. Queste bellezze slanciate superano i 120 cm, sfoggiando due macchie gialle o arancioni a forma di mezzaluna dietro la testa – un “collare” da fare invidia ai rapper! Occhi grandi e tondi, e un comportamento da codardi: fugge o finge la morta quando minacciata. Vive in ambienti umidi come fiumi e giardini, cacciando rospi e rane con il suo organo vomeronasale, una specie di radar chimico infallibile.

E le sue strutture sensoriali? Recenti studi hanno rivelato che l’epitelio sensoriale vomeronasale della Natrix natrix è una meraviglia: colonne di cellule con staminali e neuroni che si rigenerano continuamente, collegate alla lingua biforcuta per “leggere” feromoni e odori. È come un detective privato della natura, sempre un passo avanti!

Ma il vero colpo di scena è il suo ruolo ecologico: la biscia non è solo un cacciatore, è un ponte vivente tra acqua e terra. Ricerche da Russia e Polonia mostrano come trasferisca acidi grassi polinsaturi dalle rane agli uccelli e mammiferi terrestri. Inoltre, funge da bioindicatore: se sparisce, significa che l’ambiente sta andando a rotoli per colpa di pesticidi o distruzioni. Un eroe silenzioso, o almeno lo era fino a…

C’è un rovescio della medaglia: questa innocua creatura può ospitare parassiti come il trematode Alaria alata. Studi su 51 esemplari hanno trovato che il 58,8% era infetto, con larve che possono raggiungere l’uomo tramite carne di cinghiale, causando alariosi – sintomi da incubo come infiammazioni e, nei casi rari, shock anafilattico. Insomma, la biscia è un mix di eroe e potenziale guaio, proprio come certi politici! 😏

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