Polybius: Il videogioco che la CIA usava per manipolare i cervelli dei ragazzini?
Avete presente quando un gioco vecchio come l’arcade diventa una leggenda urbana che sa di complotto? Eccovi servita la storia di Polybius, quel presunto cabinato arcade degli anni ’80 che avrebbe dovuto essere innocuo come Asteroids, ma invece è accusato di aver scatenato epilessia, incubi e persino tendenze suicide tra i giovani giocatori. Sparso in poche sale giochi USA nel 1981, questo titolo “oscura e misteriosa”, come lo definiscono i più, è stato etichettato come un esperimento della CIA per il controllo mentale – roba che fa sembrare i videogiochi moderni una passeggiata innocua. E se vi dicessi che potrebbe non essere solo una bufala? #Polybius #CIAControlloMentale #LeggendaArcade
Ma andiamo dritti al punto: nel 1998, il sito Coinop.org ha dato vita al mito di Polybius, descrivendolo come un gioco simile ad Asteroids, dove guidi un’astronave e spari ai nemici, ma con una grafica piena di luci lampeggianti e colori che, secondo i testimoni, facevano impazzire i giocatori. Questi poveri ragazzini finivano con nausea, rabbia o addirittura epilessia – non proprio il classico pomeriggio al bar con le patatine. Le voci parlano di un paio di cabinati piazzati solo a Portland, Oregon, e di strani “uomini in nero” che arrivavano a rubare dati dai giochi, come se fossero spie in un film di serie B.
Le cose si sono scalate nei primi anni 2000, quando online spuntarono testimonianze su ROM – quelle memorie che contengono i dati del gioco – che permettessero di provare Polybius. Dentro, c’era una voce inquietante chiamata “Higher Functions”, accessibile solo con un codice di 8 numeri. Una volta sbloccata, potevi attivare roba da brividi: insonnia, incubi, condizionamento TV o persino livelli di obbedienza civile. Immaginate: messaggi subliminali che flashano parole tipo “arrenditi” o “obbedisci” sullo schermo, manipolando i giocatori come cavie. La CIA, dicono, usava questi trucchetti per esperimenti segreti, con agenti che modificavano le impostazioni e raccoglievano dati.
Certo, è probabile che tutta questa storia sia una enorme bufala – nessun cabinato o ROM è mai stato trovato, e probabilmente è stato insabbiato per bene. Ma non dimentichiamo che negli anni ’80 c’era il progetto MK Ultra della CIA, con i suoi test di controllo mentale, che ha alimentato un sacco di teorie pazze. In effetti, nel 1981 a Portland due ragazzini si sono ammalati dopo sessioni di Asteroids e Tempest, e in giro c’erano casi di epilessia da luci intermittenti. Aggiungete l’FBI che irrompeva nelle sale giochi per beccare gestori che trasformavano i cabinati in slot machine illegali, e boom: nasce la leggenda di Polybius. Un mix di paure reali e paranoia che rende i videogiochi non solo divertenti, ma anche un po’ pericolosi – o almeno, così ci piace pensare.