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Le partite vengono dominate dall’attacco, i campionati dalla difesa nella Serie A, con un’analisi statistica che smaschera le vere dinamiche del gioco

Sir Alex Ferguson aveva ragione? “L’attacco vince le partite, la difesa i campionati”**, dicono i dati di 30 stagioni di Serie A! La difesa non è solo per i noiosi, è il segreto per dominare il campionato, fregandosene dei gol facili e degli attaccanti egocentrici. Analizziamo i numeri shock: la squadra campione aveva quasi sempre la difesa più solida, non l’attacco da favola. #CalcioVirale #DifesaRegna #ScudettoShock (145 caratteri)

Ehi, tifosi, preparatevi a una bomba: la leggenda di Sir Alex Ferguson non è solo chiacchiericcio da spogliatoio. L’ex boss del Manchester United, che ha vinto tutto con fenomeni come Cristiano Ronaldo, era ossessionato dalla difesa, e i numeri della Serie A gli danno ragione in grande stile. Dagli anni ’90 a oggi, tra scandali e dominii epici, i dati mostrano che una difesa impenetrabile non è solo un vantaggio – è la chiave per alzare la coppa, anche se significa ignorare gli show di attaccanti superpagati.

Negli ultimi 30 campionati di Serie A, dalla stagione 1994-95 vinta dalla Juventus fino all’ultima trionfata dal Napoli di Antonio Conte, solo 6 squadre hanno rubato la scena: Juventus (15 titoli, che prepotenza!), Inter (7, con quel dominio annoiato), Milan (5), Napoli (2), Roma () e Lazio (1). Niente di nuovo sotto il sole, con l’Inter che ha vinto 5 volte di fila dal 2005/06 al 2009/10, e la Juventus che ha fatto lo stesso per 9 stagioni dal 2012 al 2020. Ok, abbiamo saltato il 2005/06 per via di quei pasticci ufficiali, ma chi se ne frega – andiamo ai fatti crudi.

Ora, veniamo al succo sporco: “L’attacco vince le partite, la difesa i campionati”. Sì, Sir Alex, hai colpito nel segno! Nei 29 campionati analizzati (escludendo quel casino del 2005/06), la squadra campione aveva la miglior difesa ben 13 volte (43%, mica briciole), mentre solo 3 volte (tipo Juventus 1997/98, Roma 2000/01 e Inter 2006/07) è bastato l’attacco più letale (un misero 10%). In 9 stagioni, hanno dominato su entrambi i fronti (30%), e in altre 5, hanno vinto senza eccellere in nessuno (17%). Insomma, il 73% delle volte, il trofeo è andato alla difesa meno perforata, e in 5 casi era solo la seconda – una striscia pazzesca di 12 anni consecutivi dal 2007/08 al 2018/19. Persino la Juventus di Sarri nel 2020 ha vinto senza le statistiche top, ma poi il trend è tornato, con l’ultima edizione che premia i para-gol.

E sul campo? Prendete l’ultima stagione 2024-25: il Napoli di Conte ha conquistato lo Scudetto con 82 punti, solo uno in più dell’Inter, segnando 59 gol (sesto attacco, che flop offensivo!) ma subendone solo 27 – la miglior difesa del campionato, davanti alla Roma. È l’esempio perfetto di difesa che sbatte in faccia agli attaccanti: non serve essere prolifici, basta non subire! Ma non è sempre così lineare – guardate la Roma del 2000/01 con Capello: hanno vinto grazie a un attacco mostruoso (68 gol da Batistuta, Totti e Montella), pur avendo solo la terza difesa (33 gol subiti). O la Lazio del 1999/2000, che ha trionfato senza essere prima in attacco (64 gol vs 65 del Milan) o difesa (33 subiti vs 20 della Juventus). Questi casi ribaltano tutto, mostrando che a volte è l’equilibrio o la fortuna a decidere, non solo i numeri. Insomma, nel , la difesa può essere la vera diva, ma non sottovalutate quel brivido dell’attacco – o finirà in lacrime!

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