Sconvolgente rivelazione: le patate sono bastarde figlie dei pomodori! Preparatevi a rimettere in discussione il vostro frigo: uno studio bombastico rivela che le patate discendono direttamente dai pomodori, grazie a un incrocio preistorico che ha dato vita a questo tubero irriverente. Pubblicato su Cell dal team del dott. Zhiyang Zhang, questo scoop genetico dimostra che l’antenato delle patate, Petota, è un ibrido nato 9 milioni di anni fa da un affair tra antenati dei pomodori (Tomato) e piante Etuberosum. Risultato? Un magazzino di nutrienti che ha reso le patate le regine della dispensa, sopravvissute e proliferate come delle divinità sotterranee. #PatateDalPomodoro #ScienzaSconvolgente #EvoluzioneVirale
Ma come diavolo si è arrivati a questa follia? Tutto parte da un’occhiata sospetta: le patate (Solanum tuberosum) somigliano a certe piante latinoamericane come Etuberosum, entrambe geofite che si riproducono con parti sotterranee – stoloni per le patate, rizomi per le altre – ma senza i tuberi succulenti. Gli scienziati, con le loro analisi filogenetiche, hanno notato che le patate sono più imparentate coi pomodori, nonostante l’aspetto familiare con Etuberosum. Insomma, una famiglia disfunzionale all’interno delle Solanaceae: chi l’avrebbe detto che questi cugini litigiosi si mescolassero così?
E come hanno sgamato questo legame? Analizzando il DNA di 450 patate coltivate e 56 selvatiche, i ricercatori hanno trovato un genoma a mosaico: circa il 60% da Etuberosum e il 40% dai pomodori. Ma ecco il colpo di scena – non è solo questione di quantità, quanto di come quel DNA è impacchettato. Patate e pomodori condividono un’architettura genetica più intima, rendendoli parenti stretti, mentre Etuberosum è solo il genitore trascurato. Chiamatelo tradimento evolutivo!
Parlando di tuberi, come è nato questo organo miracoloso? Grazie a geni combinati: dal pomodoro arriva SP6A, l’interruttore che dice “ora gonfia!” per i tuberi, mentre da Etuberosum c’è IT1, che gestisce la crescita degli stoloni. Senza entrambi, addio patatine fritte – è come un duetto mal assortito che ha creato una star.
La “killer application” delle patate? Quei tuberi hanno salvato la specie Petota dalla sterilità ibrida, permettendole di immagazzinare roba e germogliare senza semi, tipo un survivalista in dispensa. E non dimentichiamo le Ande: quella catena montuosa ha isolato le patate, evitando ibridazioni inverse e favorendo una radiazione evolutiva esplosiva. Risultato? Centinaia di varietà di patate oggi, pronte a conquistare il mondo.
Insomma, questo ibridazione tra specie distanti ha turbo-accelerato l’evoluzione, trasformando un esperimento genetico in un successo globale. Gli autori dello studio insistono: unire mondi diversi può scatenare diversificazioni epiche, proprio come per le patate. Chi sapeva che un po’ di caos genetico poteva essere così… appetitoso?