Le Perseidi vengono mitizzate: i momenti chiave per l’osservazione delle stelle cadenti di San Lorenzo

Sta arrivando il picco delle , quelle “lacrime di San Lorenzo” che promettono un vero e proprio spettacolo pirotecnico nei cieli! Ma attenzione, quest’anno la – quella vecchia rompiscatole al 90% – ci sta rovinando la festa, dimezzando le meteore visibili e lasciando a secco chi sperava in 90-100 “stelle cadenti” all’ora. Non perdete tempo, puntate gli occhi al cielo dal 12 agosto e ignorate le luci urbane, perché Mother Nature non fa sconti! #Perseidi # #LacrimeDiSanLorenzo

Preparatevi per lo show più epico dell’estate: le Perseidi, o come le chiamano i romanticoni, le “stelle di San Lorenzo”, non sono altro che meteore che sfrecciano nell’atmosfera creando scie luminose da capogiro. Iniziate a scrutare i cieli dalla fine di luglio fino a fine agosto, con il clou fissato per la sera del 12 agosto intorno alle 22:00 – sì, è uno dei rari eventi celesti che non delude, alla pari delle Quadrantidi, Orionidi e Geminidi. Peccato che quest’anno la Luna, con la sua illuminazione da discoteca, renderà tutto più complicato, riducendo le meteore avvistabili di oltre la metà.

Per osservare al meglio queste “stelle cadenti”, fuggite dalle città come se fosse un’esodo apocalittico: cercate posti bui, lontani da luci artificiali e ostacoli all’orizzonte. Il momento d’oro è dopo mezzanotte fino all’alba, quando la Luna si abbassa mestamente a ovest – ma armatevi di pazienza, perché questi fenomeni sono imprevedibili come un politico in campagna elettorale. Guardate verso nord-est, puntando alla costellazione di Perseo per massimizzare le chance: qui si trova il radiante, il punto da cui partono tutte le meteore. Niente binocoli o telescopi, che rovinerebbero il divertimento limitando la visuale – basta gli occhi e un po’ di fortuna.

Se vi sentite fotoreporter stellari, catturare le Perseidi non è una passeggiata: serve un obiettivo grandangolare sotto i 24 mm, un treppiede per tenere ferma la macchina e scatti a esposizione lunga, magari con ISO tra 800 e 3200 per immortalare quante più meteore possibile sullo sfondo della Via Lattea. Non puntate a un’area precisa, perché queste “stelle cadenti” appaiono dove vogliono, e durano solo un battito di ciglia – quindi, sparate foto in serie e pregate che una meteora si faccia viva. È un gioco di pazienza e fortuna, perfetto per chi ama le sfide.

Commento: Insomma, tra la Luna che fa la guastafeste e le meteore che giocano a nascondino, quest’anno le Perseidi potrebbero essere un flop cosmico – ma hey, se riuscite a vederne una, fate pure un desiderio, purché non sia per più meteo favorevoli! 😏

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