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Le programmatrici dell’ENIAC erano chi

Il 15 febbraio 1946, venne presentato al pubblico l’Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC), il primo computer elettronico general-purpose della storia. Questa macchina era in grado di eseguire calcoli complessi in pochi secondi, operazioni che a mano avrebbero richiesto settimane. La narrazione dell’epoca enfatizzò il contributo di John Presper Eckert e John Mauchly, due ingegneri dell’Università della Pennsylvania, trascurando però il ruolo cruciale delle programmatrici del progetto, conosciute come le “ENIAC girls“. Queste donne, tra cui Jean Jennings, Frances Elizabeth “Betty” Snyder, Kathleen “Kay” McNulty, Marlyn Wescoff, Ruth Lichterman e Frances “Fran” Bilas, sono ora riconosciute nella Women in Technology International Hall of Fame, nonostante per decenni il loro contributo sia stato dimenticato.

Chi erano le ENIAC girls

Durante gli anni ’40, le opportunità di carriera per le donne laureate in matematica erano limitate, con l’insegnamento come unica alternativa valida e ben pagata. Tuttavia, la Seconda guerra mondiale modificò questa situazione, portando gli Stati Uniti a cercare donne in ambiti tecnici come ingegneria e matematica a causa della mancanza di personale qualificato. Secondo il Women’s Bureau del Dipartimento del Lavoro, in quel periodo il messaggio era chiaro: “WOMEN WANTED”.

Nel 1942, l’esercito degli Stati Uniti reclutò matematiche per lavorare al Ballistic Research Laboratory, dove dovevano elaborare tabelle balistiche per supportare le operazioni militari. Questa attività richiedeva calcoli complessi, eseguiti manualmente da oltre 200 donne chiamate “computers”. Allenate a calcolare traiettorie, lavoravano con metodi che richiedevano giorni di lavoro per completare una singola tabella, spesso utilizzando strumenti come il Differential Analyzer.

Il ruolo dell’ENIAC

Nel 1943, il team guidato da John Mauchly e John Presper Eckert iniziò a lavorare a un computer elettronico, l’ENIAC, con l’obiettivo di eseguire rapidamente i calcoli balistici. Costato 500.000 dollari dell’epoca, l’ENIAC occupava un’area di circa 180 metri quadri e pesava 30 tonnellate. Pur avendo capacità pari a 5000 operazioni al secondo, necessitava ancora di un metodo per tradurre le equazioni matematiche in un linguaggio comprensibile per la macchina.

Herman Goldstine, a capo del progetto, selezionò sei matematiche per addestrarle a utilizzare l’ENIAC e sviluppare il software necessario. A differenza dei programmatori odierni, queste professioniste dovevano operare direttamente sull’hardware, cablando fisicamente la macchina e effettuando complessi collegamenti tra i vari componenti, senza un linguaggio di programmazione e con accesso limitato ai manuali.

Il debutto dell’ENIAC e la loro esclusione

Il 15 febbraio 1946, l’ENIAC venne presentato al pubblico. Per l’evento, Betty Snyder e Jean Jennings furono incaricate di programmare un calcolo di traiettoria. Nonostante i difetti nella procedura iniziale, il calcolo venne eseguito in pochi secondi. Il New York Times celebrò l’invenzione, omettendo di menzionare il tempo e lo sforzo necessari per programmare l’ENIAC.

Durante la cena di gala che seguì la dimostrazione, le due programmatrici non ricevettero inviti, un riflesso dell’atteggiamento del tempo nei confronti delle donne nel settore tecnologico. Nonostante le campagne per il reclutamento femminile, la loro storia rimase in gran parte ignorata fino al 1986, quando venne riconosciuto pubblicamente il loro contributo. Nel 1997, furono ufficialmente celebrate nella Women in Technology International Hall of Fame e nel 1955 l’ENIAC fu ritirato dopo dieci anni di servizio.

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