Il 3 e il 7 sono numeri primi, definiti come numeri interi positivi divisibili solo per 1 e per se stessi. Combinando questi due numeri otteniamo il 37, anch’esso primo. Invertendo le cifre, otteniamo 73, che è pure un numero primo. Se aggiungiamo un 7 all’inizio, formiamo 773, che rimane primo. Anche 337 è un numero primo. Tuttavia, il numero 3337, anch’esso composto dalle cifre 3 e 7, risulta divisibile per 47 e 71, il che dimostra che non tutti i numeri derivati da combinazioni di 3 e 7 sono necessariamente primi.
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Un’evidenza numerica non indica una verità matematica, ma una congettura
I numeri primabili elencati – 3, 7, 37, 73, 773 e 337 – possono farci supporre che ogni numero formato dalle stesse cifre sia primo. Tuttavia, il caso di 3337 dimostra il contrario: tale numero è composto da fattori che non ne attestano la primalità. Questo esempio evidenzia l’importanza della dimostrazione matematica. In matematica, un’affermazione può essere considerata vera solo se dimostrabile e coerente con i principi matematici già accettati.
Un fatto che appare vero senza una prova rimane una mera ipotesi, la cui validità deve essere accertata.
I problemi irrisolti della storia della matematica
La matematica è costellata da “problemi aperti”, ovvero congetture che, sebbene intuitive, rimangono irrisolte. Alcuni problemi, come l’ultimo teorema di Fermat, formulato nel 1637, sono stati risolti solo secoli dopo, nel 1995. Altro esempio è il problema dei quattro colori, risolto nel 1976. Nel corso del tempo, matematici di tutto il mondo si concentrano su questi problemi, alcuni dei quali resistono da secoli.
La congettura di Goldbach, formulata nel 1742, afferma che ogni numero intero pari può essere espresso come la somma di due numeri primi. Alcuni esempi supportano questa congettura:
– 4 è uguale a 1+3
– 6 è uguale a 1+5
– 20 è uguale a 3 + 17
– 340 è uguale a 3 + 337
Tuttavia, non esiste ancora una dimostrazione formale che confermi che ogni numero pari può essere rappresentato come somma di due numeri primi per qualsiasi valore di m.