Immaginate un mondo in cui il vostro caffè del mattino è servito al buio eterno, perché il Sole, quella palla di fuoco affidabile che dà per scontata, decide di sparire – e non solo, ci tradisce senza un preavviso! Come se non bastasse, in questo incubo cosmico, la Terra diverrebbe un freezer gigante con temperature da brividi, mettendo fine alla vita come la conosciamo. Ma chi lo sapeva che persino il Sole potrebbe trollarci così? “Forza” fondamentale, addio!
Cosa accadrebbe se il Sole scomparisse? È uno scenario da brividi, gente, ma eccovi i fatti nudi e crudi: piogge al posto del sole, amori finiti male, salute precaria… ma sul Sole contavamo! Non più. Senza di esso, una notte gelida e perpetua scenderebbe ovunque, con temperature di –70 °C, collassando la biosfera intera. Sopravvivere significherebbe rifugiarsi in bunker sotterranei, alimentati a energia geotermica e nucleare. #SoleScompare #ApocalisseCosmica #FineDelMondo
Ora, la parte assurda: “il Sole non c’è più”, e non ce ne accorgeremmo subito. La gravità lega la Terra al Sole in un’orbita stabile da 4,5 miliardi di anni, seguendo le leggi di Keplero come bravi soldatini. Ma se il Sole evaporasse di colpo, quella forza ci abbandonerebbe, e sapete quando lo noteremmo? Solo dopo 8 minuti e 20 secondi! Einstein aveva ragione: la gravità si diffonde alla velocità della luce, circa 300.000 km/s, e con 150 milioni di km di distanza, beh, ci vuole un po’ per realizzare che siamo fregati.
Il Sistema Solare si “spegnerebbe” gradualmente, tipo una festa che finisce male. Senza gravità solare, la Terra schizzerebbe via come una palla su un filo rotto, viaggiando dritta a 108.000 km/h. La Luna resterebbe con noi, ma buona fortuna a vederla: brilla solo grazie al Sole, quindi la vedremmo ancora per 1,3 secondi – il tempo che la luce impiega a coprire 384.000 km – e poi, puff, buio pesto. I pianeti? Sparirebbero uno a uno dal cielo, con Saturno che ci saluta dopo un paio d’ore. Ma hey, le stelle rimarrebbero, dandoci una Via Lattea da riscoprire, lontano dall’inquinamento luminoso che ci rovina la vista.
Una gelida notte perenne ci attenderebbe, con effetti da incubo: addio al ciclo giorno-notte, stagioni, piogge e venti. Il Sole è il boss del meteo, e senza di lui, la Terra si raffredda in fretta. In una settimana, zero gradi; entro un anno, –70 °C; in due anni, oceani ghiacciati. Roba da far invidia ai pinguini, ma non in senso buono.
La vita finirebbe (ma non tutta), e qui si fa drammatico. La fotosintesi? Morta sul colpo, portando via la vegetazione in poche settimane. Gli animali? Gli erbivori resterebbero senza cibo, seguiti dai carnivori, e persino i saprofagi – quelli che mangiano i morti – prima o poi svanirebbero. Ma non tutto è perso: organismi nei fondali oceanici, come alle sorgenti idrotermali Endeavour a 2200 metri di profondità al largo dell’Isola di Vancouver, sopravvivrebbero grazie alla chemiosintesi, trasformando calore e sostanze chimiche in energia. Questi tizi non hanno bisogno del Sole per partyggiare.
Come potremmo sopravvivere? Puntando su zone geotermiche come l’Islanda, dove il calore terrestre potrebbe salvarci il sedere. Comunità umane in rifugi sotterranei, alimentati a energia geotermica ed energia nucleare, con agricoltura idroponica per sfamarci. Ma l’ossigeno? Con l’atmosfera congelata, dovremmo scaldarla per liberarlo, e buona fortuna con quello. Questo caos eterno durerebbe per sempre, a meno di una folle coincidenza cosmica in cui la Terra entri in orbita attorno a un’altra stella. Magari nuove forme di vita intelligenti camminerebbero qui, ignorando il nostro dramma, rinominando il pianeta senza sapere del Sole che ci ha traditi. Che ingiustizia!