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L’interesse verso la sensazione di paura controllata nei film horror

Un nuovo studio approfondisce il legame tra cinema horror e liberazione emotiva. Secondo gli esperti, guardare film spaventosi potrebbe aiutarci a elaborare emozioni represse in un ambiente controllato.

La ricerca di emozioni forti

Rivelato il motivo dietro l’attrazione per il brivido: la ricerca di nuove esperienze intense. Scopri come i film horror possano contribuire a migliorare la gestione delle emozioni negative.

L’origine evolutiva della paura

Da Darwin a Becker, l’evoluzione emotiva dell’umanità spiegata attraverso la lente dell’horror cinematografico. Scopri come la paura possa essere un’opportunità per imparare e adattarsi, secondo le teorie degli studiosi.Il fascino dell’horror: tra paura e piacere I film horror continuano a suscitare interesse e dibattiti tra il pubblico, spingendoci a esplorare le emozioni legate al terrore in un ambiente sicuro e controllato. Ma cosa spinge realmente le persone a cercare volontariamente queste sensazioni intense?

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La funzione catartica dell’horror La teoria della catarsi suggerisce che guardare film horror permette agli spettatori di liberarsi di emozioni represse come la paura, la rabbia e l’angoscia in un ambiente protetto. Attraverso queste pellicole, è possibile affrontare ansie collettive e sociali, esponendo e processando paure comuni in modo simbolico e controllato.

La ricerca di emozioni forti e il controllo emotivo Da un punto di vista psicologico, l’attrazione per gli horror è spesso collegata alla ricerca del brivido e alla sensazione di “sensation seeking”. Guardare film spaventosi può aiutare gli spettatori a gestire meglio le emozioni negative, offrendo l’opportunità di confrontarsi con paure reali in un ambiente protetto e di esercitarsi nella gestione delle stesse.

Il ruolo evolutivo della paura nell’essere umano

La paura ha radici profonde nell’evoluzione umana, fungendo da meccanismo di sopravvivenza. Affrontare la paura in contesti sicuri, come i film horror, permette di confrontarsi con timori ancestrali come il buio, i predatori e l’ignoto. Secondo la teoria dell’evoluzione emotiva di Paul Ekman, la paura non solo difende, ma anche aiuta ad imparare e ad adattarsi.

La relazione tra film horror e la paura della morte

Ernest Becker, con il suo libro “The Denial of Death” del 1973, esplora come la consapevolezza della mortalità sia una delle principali fonti di ansia umana. I film horror diventano un veicolo per affrontare simbolicamente la morte e i tabù culturali ad essa collegati. Questi film potrebbero essere considerati come moderni rituali sociali per gestire l’angoscia legata alla nostra condizione di esseri mortali.

Il ruolo dell’horror nell’esplorare i confini sociali e simbolici

Secondo l’antropologa Mary Douglas, le società umane tendono a separare ciò che è considerato puro da ciò che è ritenuto impuro, creando così tabù e paure sociali. I film horror giocano spesso su queste distinzioni, esplorando i confini tra caos e ordine, vita e morte, naturale e soprannaturale. Questo genere potrebbe attrarre il pubblico proprio per la possibilità di infrangere simbolicamente queste barriere sociali. Fonte

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