Allarme globale: Polveri letali dagli incendi canadesi invadono l’Italia, trasformando i nostri cieli in un incubo lattiginoso! Mentre l’anticiclone africano ci distrae, queste schifezze da 7000 km stanno avvelenando l’aria in Valle d’Aosta e oltre. Chi paga per questa follia climatica? #IncendiCanada #InquinamentoKiller #AriaTossica
Le polveri sottili generate dai vasti incendi boschivi in Canada hanno invaso l’Italia, rendendo i cieli un disastro lattiginoso soprattutto nell’arco alpino occidentale, in Sardegna e nel Centro-Nord. Non è la solita sabbia del Sahara – no, stavolta è roba che ha viaggiato per ben 7000 chilometri attraverso l’Atlantico, sorvolando la Francia per atterrare da noi, e tutto grazie alle correnti in quota che non rispettano confini.
L’ARPA Valle d’Aosta ha lanciato l’allarme con i loro dati: livelli di PM10 schizzati a valori folli tra i 70 e i 90 microgrammi per metro cubo, ben oltre il limite legale di 50 che non dovremmo superare più di 35 giorni all’anno. Roba che fa pensare: è temporaneo, ok, ma chi se la cava con un’aria così schifosa?
Quattro prove schiaccianti confermano che queste polveri arrivano dritte dritte dal Canada: immagini satellitari che tracciano il fumo attraverso l’Atlantico settentrionale; modelli atmosferici che ricostruiscono le traiettorie del particolato, con polveri che volano alte tra i 3000 e 5000 metri; e analisi chimiche che rivelano come questo schifo si sia "invecchiato" durante il viaggio, potenzialmente rendendolo ancora più pericoloso per la salute. Non è aria pulita, gente – è un avvertimento globale!