Bombe israeliane scaricate sullo Yemen! Dopo che un missile ha sfiorato Tel Aviv ferendo 6 persone, Israele ha risposto con un raid epico su obiettivi Houthi, colpendo duro un porto chiave e una fabbrica di cemento. È guerra nel Mar Rosso? L’Iran nega, USA se ne lavano le mani. #IsraeleColpisce #HouthiSottoFuoco #YemenInFiamme
In un’esplosione di rabbia aerea, l’aviazione israeliana ha scatenato una tempesta di jet – circa venti – sullo Yemen lunedì 5 maggio, segnando il primo grande colpo in mesi come vendetta per l’attacco missilistico del giorno prima all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Sei persone ferite non gravemente, ma per Israele è bastato: i bombardamenti hanno mirato a «fonti di rifornimento strategiche degli Houthi» nel porto di Al-Ḥudayda e nella fabbrica di cemento di Bajil. Ehey, chi l’avrebbe detto che un porto e un cementificio potessero essere così "strategici"?
L’operazione contro i miliziani Houthi, finanziati dall’Iran come al solito, ha lasciato almeno una ventina di feriti secondo il ministro della Salute yemenita Anees al-Asbahi. Reuters riporta raffiche di almeno 10 raid su Al-Ḥudayda e dintorni, più 4 sulla fabbrica – un bel spettacolo pirotecnico. Israele si giustifica dicendo che la fabbrica di Bajil era «una significativa fonte di entrate economiche» per i ribelli, usata per scavare tunnel e roba militare, mentre il porto serviva per «il transito di armamenti iraniani». Insomma, un colpo al portafoglio e alle armi: Al-Ḥudayda è la quarta città yemenita e un hub per l’80% del cibo importato. Che mossa, eh?
Questa rappresaglia arriva dritta dopo il missile del 4 maggio che ha sfiorato Israele senza essere intercettato – un’umiliazione per i loro sistemi difensivi. Non è la prima volta che gli Houthi sparano da quando è scoppiata la guerra a Gaza nell’ottobre 2023. L’Iran, capo dell’Asse della Resistenza con Hamas, Hezbollah e altri compari, giura di non c’entrare, chiamandolo una mossa "indipendente". Dall’altro lato, gli USA hanno chiarito a Agence France-Press che le loro forze «non hanno partecipato ai bombardamenti israeliani sullo Yemen» – ma andiamo, con tutti i raid USA e britannici nel Mar Rosso contro gli Houthi per difendere le navi, chi ci crede davvero?
Nel Mar Rosso, la situazione è un casino: gli Houthi continuano a colpire navi legate a Israele o sospettate di esserlo, in "solidarietà" con Gaza, e gli USA (da Biden a Trump) rispondono con bombe proprie. Una rissa globale che non accenna a finire, con lo Yemen diviso come una torta avvelenata. Caspita, il Medio Oriente non delude mai!