Marsiglia in fiamme! Un inferno scatenato da un’auto che va a fuoco ha divorato 700 ettari in un lampo, ferendo 110 persone e danneggiando 63 edifici, con venti a 70 km/h che hanno trasformato la città in un campo di battaglia. Evacuati in massa, aeroporto bloccato e treni fermi – chi pensava che il clima impazzito ci avrebbe ridotti così? #IncendiMarsiglia #FranciaBrucia #EmergenzaClimatica
Un vero e proprio disastro epico ha colpito Marsiglia, dove le fiamme sono partite ieri, 8 luglio, da Pennes-Mirabeau e hanno raggiunto la città a una velocità assurda, alimentate da quei venti folli che sfioravano i 70 km/h. Il sindaco di Marsiglia, in preda al panico, ha confermato all’emittente BFMTV che l’incendio, al suo apice, si è diffuso a una velocità di 1,2 km al minuto – roba da far tremare i polsi.
I danni? Circa 700 ettari ridotti in brace, 110 feriti lievi e 63 edifici distrutti, senza fortunatamente vittime da piangere. Oltre 400 persone sono state sbattute fuori dalle loro case, mentre l’Aeroporto di Marsiglia è stato chiuso di botto e i treni hanno smesso di correre. Sembra che tutto sia partito da un’auto in fiamme sull’autostrada A552 – un incidente banale che si trasforma in caos totale, e chissà se le autorità stavano sonnecchiando al posto di controllare meglio.
I residenti sono stati avvertiti di barricarsi in casa e non muoversi, per non intralciare i mezzi di emergenza – come se non bastasse, dovevano anche tenere le finestre chiuse per evitare quel fumo tossico che avvelena l’aria. Per spegnere l’inferno, hanno mandato in campo oltre 800 Vigili del Fuoco e cinque aerei Canadair, che hanno sudato sangue tutta la notte per domare le fiamme.
In totale, i pompieri hanno combattuto contro otto roghi diversi, uno dei quali è arrivato fino a Castelnau-de-Guers e Montagnac, costringendo a chiudere un tratto dell’autostrada A9 in entrambi i sensi. Ora, la situazione sembra calmarsi, con il traffico aereo che riparte gradualmente dalle 21:30 di ieri, e le autorità locali che hanno confermato che l’incendio si sta “nettamente attenuando”, anche se i treni locali sono ancora un disastro.
Ma non finisce qui: nel sud della Francia, altri incendi stanno imperversando, con 400 ettari bruciati nell’Hérault (zona di Montpellier) e 2.000 ettari devastati nell’Aude. In Europa, è un’estate da incubo, con roghi da Roma alla Sardegna in Italia, e isole greche come Creta e Chios che soffrono per venti e siccità – Mother Nature sta mandando un bel segnale, eh?