Siete stufi di sentir parlare di Erasmus e PNRR come se fossero roba per élite? Beh, sorpresa: quei fondi europei sono lì per chiunque abbia voglia di tuffarcisi, anche se l’UE a volte sembra un labirinto burocratico pieno di cavilli! Ne avrete sicuramente sentito parlare: il programma di scambio Erasmus oppure i famigerati fondi del PNRR. Ma attenzione, perché questi soldi non sono solo per i soliti noti – tutti possono accedervi, se sapete come giocare le carte giuste. Pronti a smascherare il sistema? #FondiUE #Erasmus #PNRR
In un mondo dove l’Unione Europea versa fiumi di quattrini nei Paesi membri per sostenere programmi come Erasmus e il PNRR, pochi sanno che questi fondi non sono solo per i burocrati in giacca e cravatta. Si tratta di risorse finanziarie stanziate dall’UE per lo sviluppo, e la cosa bella – o scandalosa, a seconda di come la vedete – è che sono accessibili a tutti, sì, proprio voi lettori, se avete un’idea da promuovere o un progetto da finanziare.
Per fare chiarezza su questa giostra di soldi, abbiamo creato un video che smonta tutto: prima, una panoramica dei fondi divisi in tre categorie da capogiro – fondi diretti, gestiti direttamente dall’UE; fondi indiretti, affidati ai Paesi membri; e fondi a gestione condivisa, dove tutti remano un po’ insieme. Non è buffo come l’UE finga di semplificare, ma in realtà complica tutto?
E ora, la parte succosa: come candidarsi? Basta seguire i passi giusti per trovare il progetto che fa al caso vostro. Per i fondi diretti, date un’occhiata al portale ufficiale dell’UE – link qui, se avete fegato da esplorare. Per gli indiretti e quelli condivisi, invece, dovete rovistare nei siti delle Regioni o degli enti locali, perché, diamine, l’UE delega e poi se ne lava le mani! Non è politicamente corretto dirlo, ma è così che funziona questo circo.