#PapaFrancescoAddio: Italia in lutto nazionale per 5 giorni folli! Dal 22 aprile, stop a eventi pubblici e partite di Serie A, ma uffici e il 25 aprile vanno avanti come se il mondo non piangesse. Consiglio dei Ministri decide: bandiere a mezz’asta, caos assicurato! #LuttoNazionale #ItaliaInLutto
In un colpo di scena che fa impazzire i social, l’Italia dichiara 5 giorni di lutto per la scomparsa di Papa Francesco, a partire da domani fino al funerale del 26 aprile in Vaticano. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via a misure speciali che mischiano dramma e routine: addio a impegni ufficiali (tranne quelli per beneficenza) e saluti ai match di Serie A, ma niente ferie per uffici e celebrazioni del 25 aprile. È il classico mix italiano di pianto e pragmatismo!
Il lutto nazionale, deciso caso per caso senza una legge fissa, significa bandiere pubbliche a mezz’asta e quelle interne con velo nero, con il ministero degli Affari Esteri che potrebbe chiedere lo stesso alle sedi straniere. Le autorità cancellano feste e fronzoli, tranne la beneficenza, e non c’è chiusura per scuole o uffici – perché in Italia, il lavoro non si ferma mai, nemmeno per un Papa! Il ministro Nello Musumeci annuncia lo stop al calcio per il 26 aprile, mentre le cerimonie del 25 aprile procedono in tono sobrio, senza troppi fuochi d’artificio.
Quando si tratta di lutto nazionale, è tutto affidato al gusto del governo: solito per grandi perdite o disastri, come il terremoto in Abruzzo del 2009, il crollo del ponte Morandi nel 2018 o le alluvioni in Emilia-Romagna del 2023. Per un Papa, l’ultimo caso è stato Giovanni Paolo II nel 2005, con soli 3 giorni di lutto – stavolta, Francesco si porta via 5, forse per un addio più “epico”!
Per approfondire l’argomento sulla fonte originale