Per quale motivo le temperature delle acque del Mediterraneo aumentano? Impatti del cambiamento climatico.

Anomalia temperatura mediterraneo con credits

Il cambiamento climatico sta manifestandosi in modo allarmante nel bacino del Mediterraneo, un’area geografica tra le più vulnerabili a causa della sua particolare posizione. L’Italia, con la sua estesa linea costiera, è tra i Paesi che subiscono maggiormente le conseguenze delle alterazioni climatiche. Le stagioni sempre più aride, le estati con temperature superiori alla media e le tempeste violente, anche in periodi inusuali, sono solo alcuni dei fenomeni che attirano l’attenzione di media e cittadini. Tuttavia, ci sono effetti meno visibili dell’aumento delle temperature, come il riscaldamento delle acque marine, l’acidificazione e il conseguente declino delle specie autoctone. Con l’innalzamento del livello del mare che minaccia gli ecosistemi costieri, il quadro si complica ulteriormente, apportando gravi rischi sociali ed economici. Cosa sta accadendo realmente al nostro mare?

Situazione attuale delle temperature nel Mediterraneo

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è corretto affermare che il Mediterraneo sia la regione con il riscaldamento più intenso. Le aree più colpite sono per lo più quelle vicine ai poli, come la Siberia, dove le temperature stanno crescendo a ritmi elevati. Tuttavia, il Mediterraneo ha registrato un incremento di circa 1,5 °C, compreso un aumento delle temperature superficiali delle acque che segue una crescita annuale di 0,4 °C, superiore rispetto ai 0,2 °C rilevati negli oceani. La scarsa profondità e la limitata circolazione delle sue acque contribuiscono a questo fenomeno.

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Un altro elemento cruciale è l’acidificazione delle acque marine, dovuta all’assorbimento di CO2 atmosferica. Questa condizione rappresenta una grave minaccia per specie marine come i coralli e i molluschi, che stanno lottando per sviluppare le loro strutture protettive essenziali. La combinazione di temperature in crescita e acidità crescente sta rendendo il Mediterraneo un ambiente sempre più ostile per le forme di vita autoctone.

Le conseguenze a lungo termine del cambiamento climatico

Le città costiere, come riconosciuto, sono particolarmente a rischio a causa dell’innalzamento del livello del mare, che negli ultimi dieci anni ha già mostrato un incremento di circa 5 cm. Proiezioni future potrebbero indicare un aumento tra i 40 e i 120 cm entro il 2100, portando a perdite significative di suolo, impatti devastanti sull’agricoltura e quindi sull’economia locale, nonché a potenziali migrazioni di massa da aree in sofferenza.

L’aumento delle temperature è anche associato a una diminuzione delle precipitazioni, con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti. Modelli climatici indicano una riduzione delle precipitazioni annuali che potrebbe attestarsi intorno al 4% per ogni grado di riscaldamento, un dato preoccupante per le regioni meridionali e orientali del Mediterraneo, dove vive circa il 75% della popolazione.

In aggiunta, la crescente incidenza di incendi boschivi e l’espansione di malattie come il West Nile Virus sono ulteriori problematiche emergenti che richiedono attenzione e interventi adeguati.

Il turismo e l’agricoltura, due pilastri economici del Mediterraneo, devono fronteggiare la minaccia di queste trasformazioni ambientali. Per esempio, il settore vinicolo, cruciale per le economie di Paesi come la Spagna, l’Italia e la Francia, potrebbe subire impatti devastanti dalla scarsità d’acqua e dalle mutevoli condizioni climatiche, con varietà di uva storicamente coltivate che potrebbero non adattarsi più alle nuove realtà climatiche.

Analogamente, il turismo, che attira ogni anno circa il 30% dei visitatori globali, potrebbe risentire delle alte temperature e dell’alterazione dei periodi di afflusso, mettendo in crisi le risorse idriche necessarie durante i picchi estivi. Le città turistiche, già afflitte da inquinamento atmosferico e traffico, potrebbero vedere un peggioramento della qualità della vita, specialmente per le fasce più vulnerabili.

Affrontare queste sfide richiede azioni concrete, mirate a una gestione sostenibile delle risorse idriche e la salvaguardia delle aree forestali per prevenire gli incendi. Solo il tempo potrà rivelare se le istituzioni sapranno adottare le misure necessarie per mitigare gli effetti del cambiamento climatico nei nostri Paesi e nelle nostre vite.

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