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Perché è considerata North Sentinel una delle isole più pericolose del mondo?

L’isola di North Sentinel, parte dell’arcipelago delle Andamane nel Golfo del Bengala, è una delle località più pericolose e sconosciute del mondo. Situata tra l’India e la Birmania, questa isola, grande quanto Manhattan, è abitata dalla tribù dei sentinelesi, considerata una delle popolazioni più isolate e protette a livello globale. Il rifiuto di contatti con il mondo esterno si traduce in un comportamento altamente difensivo; gli abitanti si oppongono aggressivamente a chiunque tenti di avvicinarsi.

episodi tragici hanno caratterizzato tentativi di contatto, come quello del 2006, quando un missionario americano è stato ucciso dai sentinelesi dopo aver ignorato i divieti di accesso imposti dalle autorità indiane.

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Divieti Imposti dal Governo Indiano

Per garantire la tutela della popolazione dei sentinelesi e preservare il loro modo di vivere, il governo indiano ha instaurato divieti severi sull’accesso a North Sentinel. Qualsiasi tentativo di avvicinarsi all’isola comporta severe sanzioni, compresa la possibilità di reclusione, oltre al rischio di aggressioni da parte degli indigeni. La legge indiana stabilisce il divieto di accesso a scopi turistici, di ricerca o di altro genere, per assicurare l’autonomia della tribù e evitare contaminazioni esterne.

Dal 1996, l’area attorno all’isola è definita “zona di protezione” per evitare che i sentinelesi possano contrarre malattie dalle quali non hanno alcuna difesa immunitaria. A tal fine, il governo ha imposto restrizioni sull’ingresso in una fascia di territorio che circonda l’isola. Le politiche di protezione non solo mirano a mantenere intatta la cultura dei sentinelesi, ma anche a preservare l’ambiente naturale da potenziali minacce, come l’inquinamento e la commercializzazione.

Vita e Cultura dei Sentinelesi

I sentinelesi costituiscono uno degli ultimi gruppi etnici a vivere in completo isolamento. Si stima che abitino l’isola da almeno 60.000 anni, mantenendo tradizioni e stili di vita ancestrali. Hanno una pelle scura, una statura bassa e sono noti per la navigazione in canoe. Utilizzano materiali trovati in navi naufragate, come il ferro, per le loro attività quotidiane. La lingua parlata è il “sentinelese”. I sentinelesi non praticano il cannibalismo e la loro dieta si basa principalmente su pesce, tartarughe e cocco.

Informazioni dettagliate su cultura, lingue e pratiche quotidiane rimangono sconosciute al di fuori dell’isola, poiché gli abitanti rifiutano qualsiasi interazione con il mondo esterno. Ogni tentativo di contatto è accolto con ostilità, utilizzando frecce e dardi per respingere gli intrusi e difendere il loro territorio. Il numero esatto della tribù è incerto, con stime che variano da cinquanta a quattrocento individui, poiché l’accesso all’isola è strettamente vietato.

Fonti:
– Meyer K. A. (2019). “The Sentinelese of North Sentinel Island: An Overview of Isolation and Protection”
– Bose A. (2007) “Isolation, Protection, and Intervention: The Sentineleses of North Sentinel Island”
– Hughes J. D. (2001) “Ecology and Anthropology of Isolated Societies: A Case Study of North Sentinel Island”

Fonte Verificata

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