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Perché non è possibile e come si è realmente salvato

Un episodio singolare ha coinvolto Adrián Simancas, un kayaker di 23 anni originario del Venezuela, che è stato brevemente inghiottito da una megattera (Megaptera novaeangliae) a Bahía El Águila, nello Stretto di Magellano, il 8 febbraio 2025. L’incidente, filmato dal padre di Simancas, ha rapidamente fatto il giro del mondo grazie alla diffusione del video. È importante chiarire che, dato il design anatomico delle megattere, risultare completamente inghiottiti da questi cetacei è fisicamente impossibile; infatti, il loro esofago è largo quanto un pugno, troppo stretto per consentire l’ingresso di un essere umano. Le megattere si nutrono principalmente di krill e non considerano gli esseri umani come parte della loro dieta. Nel 2021, un altro kayakista era finito accidentalmente nella bocca di una balena, venendo rapidamente espulso.

Caratteristiche anatomiche delle megattere

Negli ambienti molto frequentati come lo Stretto di Magellano, gli incontri tra megattere e esseri umani non sono rari. Questi cetacei tendono a mostrare curiosità verso subacquei e naviganti. In particolare, è probabile che la megattera di Simancas non si fosse resa conto della presenza dell’uomo durante la sua alimentazione. Durante la caccia, le megattere ingoiano grandi quantità d’acqua e prede, grazie alla loro mandibola altamente muscolosa, che permette una significativa apertura della bocca. Le prede sono trattenute dai fanoni, una struttura che filtra l’acqua in eccesso. Simancas ha descritto una sensazione viscosa sul viso, probabilmente riferendosi ai fanoni dell’animale.

Altri eventi simili

Nel 2021, Michael Packard, un pescatore di aragoste, ha vissuto un’esperienza analoga con una megattera a Cape Cod, nel Massachusset. In quel caso, l’incidente è stato più traumatico, poiché Packard ha perso il respiratore e si è dislocato un ginocchio, ma è stato rapidamente espulso dalla balena. La sua avventura ha ispirato un documentario intitolato “In the Whale”, uscito nel 2023. Anche nel 1864, un marinaio di nome Peleg Nye è stato documentato nelle cronache di bordo mentre tentava di arpionare un capodoglio (Physeter macrocephalus) e fu temporaneamente inghiottito, ma successivamente liberato senza gravi conseguenze.

Rappresentazioni letterarie

Il concetto di essere inghiottiti da una balena rimane prevalentemente un evento di natura letteraria, come illustrato dalle storie bibliche e dai racconti di fantasia. Recentemente, nel romanzo “Whalefall” di Daniel Kraus, pubblicato poco prima degli eventi dello Stretto di Magellano, il protagonista è inghiottito da un capodoglio. Sebbene la possibilità di essere parzialmente inghiottiti esista, soprattutto nel contesto di un capodoglio, le condizioni richiederebbero circostanze estremamente improbabili per garantire la sopravvivenza.

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