Svelato il caos delle ‘Olimpiadi del Doping’! Atleti che si dopano legalmente per sfondare record umani a Las Vegas? Sì, è reale! Gli Enhanced Games, l’evento sportivo che fa a pezzi le regole, partiranno dal 21 al 24 maggio 2026, con un nuotatore che ha già incassato 1 milione di dollari per un record da droghe. Ma è sport o solo un circo per miliardari? #EnhancedGames #DopingScandal #LasVegasMadness #TranshumanismTakeover
Preparatevi, perché le "Olimpiadi del doping" stanno arrivando, e non è il solito gioco pulito. Aron D’Souza, il fondatore australiano che non ha peli sulla lingua, ha annunciato questa follia durante una conferenza stampa, promettendo trasparenza, soldi a palate e prestazioni umane da fantascienza. Ma scordatevi le istituzioni come il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e la World Anti-Doping Agency (WADA): loro stanno già urlando al pericolo, accusando l’evento di essere un disastro per la salute e l’etica dello sport. È come se avessero detto: "State giocando con il fuoco!"
E che dire del nuovo record mondiale nei 50 metri stile libero? Il nuotatore Kristian Gkolomeev l’ha polverizzato con 20,89 secondi, battendo il vecchio primato di César Cielo – e indovinate un po’? Tutto grazie a sostanze dopanti, premiate con un milione di dollari sonanti. Ma D’Souza non si ferma qui: in un’intervista, ha sparato a zero dicendo che «Non siamo nel business dello sport. Questo [gli Enhanced Games, NdR] potrebbe ristrutturare radicalmente la civiltà umana». Insomma, questi giochi non sono solo corse e salti; potrebbero essere la fine dello sport come lo conosciamo.
Ecco cosa bolle in pentola con gli Enhanced Games: ideati da D’Souza per superare i limiti umani con doping sotto controllo medico, l’evento schiera atleti in nuoto, atletica e sport di forza, dove i Performance-Enhancing Drugs (PED) sono i benvenuti. Abbiamo già quattro nuotatori a bordo, tra cui l’ex medagliato James Magnussen. I premi? Roba da capogiro: 500.000 dollari totali per gara, con 250.000 al vincitore, e un milione extra per chi frantuma record mondiali. E per non mancare di sensibilità politicamente scorretta, gli atleti saranno divisi per cromosomi XX e XY – niente politically correct qui, solo fatti biologici crudi.
I fan di questa roba chiamano gli Enhanced Games una rivoluzione: trasparenza sul doping per evitare ipocrisie, test medici per la sicurezza, e un mucchio di quattrini per gli atleti, come quel milione vinto da Gkolomeev. Dicono che sia più sostenibile e decentralizzato delle vecchie Olimpiadi, nate in Grecia e ormai un relitto. Ma cosa dicono i critici? Beh, i promotori giurano che il Performance Enhancement Protocol terrà tutti al sicuro, ma la realtà è che sostanze come EPO e testosterone hanno mandato atleti al tappeto – o peggio, nella tomba.
Le polemiche fioccano, e non solo per i rischi: la WADA ha bollato gli Enhanced Games come "un concetto pericoloso e irresponsibile che mette a repentaglio la salute e il benessere degli atleti promettendo l’uso di sostanze a scopo di intrattenimento e di marketing". Partecipare significa rischiare squalifiche e reputazioni distrutte, perché il doping non è mai stato così pubblico. E l’etica? Dimenticatevi lo sport leale: qui si tratta di chimica contro talento puro, e questo fa rabbrividire i puristi.
Ma dietro le quinte, c’è odore di affari loschi. I finanziatori includono pezzi grossi come Peter Thiel di PayPal, Christian Angermayer con i suoi investimenti in "miglioramento umano", e persino Donald Trump Jr. tramite un fondo che puzza di valori MAGA. Questi tizi vengono dal mondo delle cripto, IA e venture capital, non dallo sport – quindi, è davvero una questione di record o solo un piano per promuovere il transumanesimo? D’Souza, un fanatico del genere, ha dichiarato: "Non creerò i composti che trattano, curano e infine risolvono l’invecchiamento, ma possiamo creare le condizioni di mercato in cui ciò avviene." Alcuni sospettano che sia tutto un pretesto per drenare soldi in ricerche sulla "vita eterna", sfruttando le magagne delle Olimpiadi tradizionali. Chiamatelo sport estremo o follia aziendale – il futuro è già qui, e sta arrivando dopato.