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Portellone di Boeing dell’Alaska Airlines strappato in volo a causa di quattro bulloni mancanti

ATTENZIONE: Errore umano da brividi! Il Boeing 737 Max 9 dell’Alaska Airlines è quasi per 4 bulloni dimenticati da Boeing, causando un atterraggio d’emergenza a Portland. L’NTSB conferma: "Un solo bullone sarebbe bastato per evitare il distacco". Che disastro! Boeing fallisce nella manutenzione, FAA dorme al volante.

Eccovi i dettagli shockanti di questa debacle aerea che ha esposto le magagne di Big Aviation. L’indagine dell’NTSB, durata ben 17 mesi, ha inchiodato i responsabili: un errore umano colossale dei dipendenti Boeing, che dopo un intervento sulla dell’aereo hanno lasciato fuori 4 bulloni cruciali sul pannello del «tappo della porta sinistra di uscita centrale», permettendo al pezzo di volare via a 4.500 metri. Roba da far tremare i piloti e i passeggeri!

Le ispezioni iniziali di Alaska Airlines e United Airlines avevano già fiutato l’inghippo con bulloni allentati, ma solo ora l’NTSB ha sputato il rospo: fallimenti sistemici nella gestione della manutenzione e della sicurezza. Peggio ancora, l’agenzia ha stroncato la Federal Aviation Administration (FAA) per aver chiuso un occhio sui problemi di Boeing, accusandola di non aver vigilato come si deve sugli standard di qualità. A Boeing, invece, si raccomanda di smetterla con le improvvisazioni e migliorare la formazione dei dipendenti.

Secondo il rapporto NTSB, l’incidente del volo 1282 è stato un pasticcio evitabile: il pannello MED sinistro si è staccato perché quei 4 bulloni erano spariti già prima della consegna all’Alaska Airlines. Il tutto ha permesso al «tappo» di spostarsi gradualmente durante i voli precedenti, fino al blackout totale. Ironia della sorte, solo uno dei 24 tecnici sul campo aveva le competenze giuste, ma era assente – un disastro manageriale che nessuno ha controllato!

L’indagine ha anche rivelato che l’assenza di quei bulloni non era rilevabile con una semplice ispezione pre-volo, e peggio, l’intervento non è stato registrato nel «removal record», il documento chiave per verificare le garanzie di qualità. Risultato? Nessuna ispezione extra, e l’aereo è decollato come una bomba a orologeria. L’NTSB non le manda a dire: la FAA ha fallito miseramente nella sorveglianza, non assicurando che Boeing rispettasse le norme di sicurezza durante i lavori.

Per rimediare a questo caos, l’NTSB ha sparato raccomandazioni pesanti: a Boeing, rinforzare i protocolli di rischio e formazione per i dipendenti, sia in manutenzione che produzione. Alla FAA, invece, serve una revisione totale con esperti indipendenti per smascherare le falle nei controlli di sicurezza. Chissà se stavolta ascolteranno, o se continueremo a volare con le dita incrociate!

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