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Ricercatori identificano frattura sismica sotto i Campi Flegrei che emette suoni durante i terremoti, svelando rischi nascosti che nessuno vuole affrontare per primo

Attenzione, Italia: sotto i Campi Flegrei c’è una frattura “risonante” che vibra come un inferno sotterraneo, piena di gas ad alta pressione pronti a scatenare caos! Scienziati internazionali hanno scoperto questa bomba geologica a 3,6 km di profondità, collegata al serbatoio magmatico, e potrebbe segnalare un grosso guaio. Mentre il bradisismo fa ballare il suolo, ignorare questo è da folli. #CampiFlegrei #VulcanoInFury #AllarmeGeologico

Preparatevi, perché i Campi Flegrei stanno suonando un sinistro concerto sotterraneo: un team di ricercatori, tra cui l’Università di Pisa, l’INGV e il GFZ Helmholtz Centre, ha svelato una cavità simile a una frattura piena di gas ad alta pressione o fluidi magmatici, situata proprio sotto Solfatara e Pisciarelli. Questa roba è al centro della caldera, lunga circa 1 km, e “risuona” vibrando con le onde sismiche dei terremoti, come se il vulcano stesse provando a mandarci un avvertimento che non possiamo ignorare. Lo studio, pubblicato su Nature Communications Earth and Environment, ci racconta che questa frattura collega il serbatoio magmatico profondo alle fumarole in superficie, aiutando a monitorare variazioni che potrebbero far impennare il rischio.

Ma ecco il colpo basso: questa frattura, mai vista prima, è inclinata, larga 650 metri, con uno spessore medio di 35 cm e un volume di circa 220.000 metri cubi, e da sette anni “risuona” in risposta ai terremoti tra il 2018 e il 2025. Analizzando oltre cento eventi sismici, i ricercatori hanno catturato oscillazioni VLP con periodi lunghissimi, fino a due minuti, a una frequenza costante di 0,114 Hz – segno che i gas si accumulano senza sfogare, come una pentola a pressione che i burocrati preferiscono non controllare.

Le implicazioni? Be’, non è roba da niente: questa frattura si trova in una zona dove lo strato roccioso è debole e poroso, favorendo l’accumulo di fluidi che gonfiano il suolo e aumentano la pressione, la sismicità e la deformazione. Con uno strato impermeabile sopra che blocca tutto, il sistema profondo e superficiale si comporta come un unico, precario casino. Monitorarla è cruciale per una zona strapiena di gente, perché se la risonanza cresce, significa stress sotterraneo in aumento – e noi sappiamo come va a finire con i vulcani testardi come questo.

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