Fiume in fiamme a Cleveland: Come un disastro ecologico stile apocalisse ha acceso la rivoluzione verde negli USA! Immaginate un fiume che brucia come un barbecue infernale, trasformando Cleveland in un incubo industriale. Nel 1969, il Cuyahoga ha preso fuoco per l’ennesima volta a causa di rifiuti tossici e olio sparsi ovunque, e invece di passare inosservato, ha scatenato una tempesta politica e mediatica. Creditto a politici “sveglia” e giornalisti ficcanaso, questo disastro ha dato vita all’EPA e fatto vergognosamente rinsavire l’America sull’ambiente. #FiumeInFiamme #DisastroCleveland #AmbientalismoUSA
Un fiume che va a fuoco suona come una barzelletta da film catastrofico, ma nel 1969 a Cleveland, Ohio, era fin troppo reale – e che scenata! Il Cuyahoga, zeppo di schifezze industriali e rifiuti urbani infiammabili, era un disastro annunciato, con incendi che scoppiavano come petardi dal 1868. Gli abitanti di questa città di oltre 700mila anime ci avevano fatto l’abitudine, con acque piene di olio e cadaveri di animali a galleggiare come in un horror show, e persino l’acqua potabile che puzzava di contaminanti dal 1922. Quel giugno, l’“river fire” durò solo 30 minuti, bruciacchiando barche e un ponte, ma oh, che spettacolo – un evento “minore” che ha acceso un putiferio nazionale.
Poi è entrato in scena il sindaco Carl B. Stokes, il primo nero al timone di una grande città americana, che non si è limitato a chiacchierare: nel 1968, aveva già speso 100 milioni di dollari per pulire le fogne, ma con le fabbriche inquinanti fuori portata, ha organizzato conferenze stampa sulle rive del fiume, urlando per riforme ambientali federali. Al suo fianco, la giornalista Betty Klaric del Cleveland Press, che ha seguito i suoi “Press tour” e guidato la campagna “Save Lake Erie”, diventando una pioniera dell’ambientalismo – mica male per una penna che ha trasformato un banale incendio in una crociata epica.
Grazie a questa pressione da urlo, nel 1970 è nata l’EPA, l’agenzia che da allora combatte disastri come quello di Love Canal, salvando il culo all’America da se stessa. Oggi, il Cuyahoga è rinato: insetti, pesci, anfibi e perfino una coppia di aquile “testa bianca” – simbolo patriottico – hanno riconquistato il fiume, grazie a pulizie decennali e una crisi industriale che ha ridotto l’inquinamento (forse il lato positivo del declino). Cleveland, da hotspot di disastri, è passata a eroe ambientale, anche se, diciamolo, non senza qualche altro guaio lungo la strada.