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Scelta della musica da mandare in onda nelle radio

La selezione musicale delle emittenti radiofoniche, sia locali che nazionali, è un processo complesso e articolato che mira a catturare l’attenzione del pubblico e massimizzare gli ascolti, essenziali per la vendita di spazi pubblicitari. Le scelte non sono più basate esclusivamente sul gusto personale di DJ o speaker, ma sono curate da professionisti che gestiscono la programmazione in modo sistematico.

Fattori che influenzano la programmazione musicale

La scelta dei brani da trasmettere è influenzata da vari elementi, tra i quali il format dell’emittente, il target di ascoltatori e l’immagine sonora che si intende proiettare. Le radio che si rivolgono a un pubblico giovane tendono a privilegiare brani di tendenza, mentre quelle con un ascolto più maturo tendono a trasmettere successi del passato. Anche l’orario di trasmissione incide sulla selezione: durante le ore notturne, ad esempio, è più comune ascoltare musica rilassante, contrariamente a una programmazione più dinamica diurna. Le scelte musicali possono essere influenzate anche da classifiche provenienti da piattaforme come EarOne, che registrano le canzoni più trasmesse dalle radio.

In alcune emittenti, il processo di selezione avviene attraverso Auditorum Test, che coinvolge ascoltatori reali che valutano la loro preferenza per brani specifici. Sebbene questo metodo richieda investimenti significativi e tempo, rappresenta un modo efficace di raccogliere feedback diretti. Gran parte della programmazione musicale moderna è gestita dalla tecnologia, con l’uso di software specifici per pianificare le trasmissioni, creando schemi che regolano la rotazione dei brani in base alla loro popolarità.

Cambiamenti nel panorama musicale

Sebbene le emittenti possano decidere di promuovere nuovi brani, la tendenza generale è quella di trasmettere musica che rispecchi i gusti più tradizionali del pubblico, spesso in linea con le classifiche di successo. Le case discografiche, un tempo detentori di un potere significativo nella programmazione radio, oggi hanno un’influenza ridotta. Le etichette indipendenti e le case discografiche più piccole, pur mantenendo la possibilità di influenzare la programmazione attraverso campagne promozionali, non possono più contare su finanziamenti per la promozione di propri artisti.

Le emittenti sono chiamate ad adattarsi rapidamente alle evoluzioni dei gusti musicali per evitare cali degli ascolti e, di conseguenza, perdite nelle entrate pubblicitarie. L’impatto delle piattaforme social, come TikTok, ha conferito il potere ai fan, i quali possono influenzare in modo significativo le scelte musicali. Ad esempio, il brano If We Ever Broke Up di Mae Stephens ha dimostrato come anche artisti non affiliati a case discografiche possano arricchire le playlist radiofoniche grazie alla viralità.

Secondo esperti del settore, le radio sono aperte a promuovere artisti non contrattualizzati se altri fattori contribuiscono al successo di un brano, in particolare la viralità sui social. Questo fenomeno è descritto come la «democratizzazione della musica». Tuttavia, le emittenti devono affrontare le sfide legate alle aspettative del pubblico e alla varietà di gusti presenti tra gli ascoltatori.

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