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Scienziati tedeschi modificano geneticamente i primi ragni per ottenere seta rossa fluorescente, scatenando dibattiti sull’etica della biotecnologia

Ragni geneticamente modificati brillano di rosso: la scienza impazzisce e crea seta fluorescente come nei film di supereroi! I ricercatori dell’Università di Bayreuth hanno hackerato il DNA dei ragni per farli sputare seta che luccica come un nightclub, usando la rivoluzionaria tecnica CRISPR-Cas9. Chi l’avrebbe detto che questi aracnidi cannibali, notoriamente complicati da gestire in lab perché si mangiano tra loro, sarebbero diventati le star di un esperimento che fa impallidire Spider-Man? #ScienzaRibelle #RagniFluorescenti #CRISPRFollia

In un colpo da maestri della manipolazione genetica, il team guidato da Thomas Scheibel ha preso il ragno Parasteatoda tepidariorum – della famiglia Theridiidae, quei tipi eterogenei con genomi da incubo – e gli ha infilato nel DNA il codice per una proteina rossa fluorescente (RFP). L’idea? Non per abbellire ragnatele o creare un esercito di ragni luminosi, ma per dimostrare che CRISPR-Cas9 funziona anche su questi bestioni pelosi e aggressivi, aprendo la porta a studi su evoluzione e materiali high-tech. Questa tecnica, che ha vinto il Nobel per la Chimica nel 2020, è come una forbice molecolare guidata da RNA: taglia il DNA e lo ripara, rimuovendo o inserendo parti a comando.

Prima di arrivare alla seta che brilla, i ricercatori hanno giocato facile disattivando un gene per lo sviluppo degli occhi, creando ragnetti ciechi per confermare che il metodo funziona. Poi, hanno mirato al gene delle spidroine – le proteine che rendono la seta più forte dell’acciaio, biodegradabile e super elastica – e ci hanno ficcato dentro la RFP. Risultato? Sotto la luce giusta, la seta emette un bagliore rosso acceso, un segnale visivo che l’esperimento ha funzionato alla grande.

Ora, con questi ragni modificati, la scienza dei materiali potrebbe volare alto: immaginate fibre di seta potenziate, più resistenti o elastiche, per gadget futuristici. Prima di questo studio, nessun esperimento del genere era stato fatto sui ragni, a differenza delle zanzare, ma qui hanno rotto il ghiaccio in grande stile. Come dice l’autore Scheibel: "La possibilità di applicare l’editing genetico CRISPR alla seta di ragno è molto promettente per la ricerca nella scienza dei materiali: per esempio, potrebbe essere utilizzata per aumentare ulteriormente la già elevata resistenza alla trazione della seta di ragno." Chissà, magari presto avremo vestiti antiproiettile che brillano al buio – o un esercito di ragni fluorescenti che scappano dal lab!

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