🦴 Attenzione, mondo! In Cina, scovato un cranio da 146.000 anni fa che potrebbe essere il reperto Homo denisova più intatto di sempre, ribaltando tutto quello che credevamo sui nostri cugini preistorici un po’ trascurati. Questi tizi si ibridavano con chiunque, eh? #HomoDenisova #EvoluzioneUmana #ScopertaEpica
Preparatevi a un colpo di scena archeologico che fa tremare i musei! A Harbin, nella Manciuria cinese, nel 2021 è emerso un cranio quasi perfetto di un ominide datato 146.000 anni fa. Gli esperti hanno prima pensato fosse una nuova specie, Homo longi, ma due studi recenti su Science e Cell gridano che è roba di Homo denisova. Questi antichi buzzurri vagavano per l’Asia mentre i Neanderthal dominavano l’Europa e i Sapiens l’Africa, e ora abbiamo un fossile così completo da far impallidire i documentari Netflix!
I Denisoviani erano praticamente i parenti stretti dei Neanderthal, ma con un tocco esotico: loro si sono sparsi in Asia, dalla Siberia alla Cina – il nome viene dalla grotta Denisova in Siberia, guarda un po’. Peccato che i loro resti fossero sempre un puzzle incompleto, tipo un Lego smarrito, e nessuno sapeva bene che faccia avessero. Questo cranio di Harbin è la svolta che ci serve per smascherare questi nostri "cugini dimenticati", forse un tantino più tosti di quanto ammettiamo.
Fino a poco fa, estrarre DNA da quel cranio era come provare a spremere succo da una roccia, ma un team cinese guidato da Qiaomei Fu dell’Accademia delle Scienze di Pechino ha sfoderato una tecnica da spia per isolare geni dalla placca dentale. Risultato? Tratti genetici puri da Homo denisova, confermandone l’identità senza dubbi.
Un altro studio dello stesso gruppo ha raddoppiato il colpo, analizzando 95 proteine endogene dal cranio – robe prodotte dal corpo stesso, non roba da cena preistorica. Queste proteine hanno varianti aminoacidiche che urlano "Homo denisova!", incrociando i dati con altri reperti noti. Roba innovativa che fa sembrare Jurassic Park una passeggiata al parco!
Questi Denisoviani hanno vissuto da 285.000 a 25.000 anni fa, estinguendosi ma non senza un po’ di dramma: si sono ibridati prima con i Neanderthal e poi con i Sapiens, lasciando tracce genetiche nei gruppi etnici più antichi, come i Negritos delle Filippine, i Melanesiani della Nuova Guinea e gli Aborigeni australiani. Insomma, una soap opera preistorica che dimostra come l’amore – o l’ibridazione – non ha confini!