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Scopre in Finlandia un giacimento geotermico che fornirà energia pulita per 20 milioni di anni

A Vantaa, nei pressi di Helsinki, è stata recentemente scoperta una significativa risorsa geotermica in grado di fornire energia geotermica per un periodo stimato di 20 milioni di anni. Questo sviluppo potrebbe consentire al Paese di raggiungere un abbattimento delle emissioni di diossido di carbonio entro il 2030, contribuendo così all’obiettivo di neutralità carbonica. Il giacimento sarà utilizzato sia per la produzione di energia elettrica che per il riscaldamento degli edifici, attraverso un impianto di riscaldamento geotermico, il primo in Finlandia, che ha una capacità di produzione di calore superiore di 35 volte rispetto a un impianto convenzionale. Ad accompagnare la centrale geotermica, è in fase di costruzione il più grande impianto di stoccaggio di energia termica del mondo, previsto in funzione nel 2028.

L’impianto di riscaldamento geotermico di Vantaa

Nella crosta terrestre, la temperatura aumenta di circa 3 °C ogni 100 metri di profondità. Al di sotto di 20 metri, la temperatura diviene più stabile e non è influenzata dalle variazioni climatiche superficiali. Questo fenomeno permette lo scambio di calore tra il sottosuolo e la superficie per il riscaldamento degli edifici. In Finlandia è stato localizzato un giacimento geotermico, un’area geologicamente favorevole con un elevato potenziale di calore nelle rocce. A Vantaa, l’energia geotermica medio-profonda viene sfruttata tramite tecnologie avanzate che permettono la perforazione di pozzi profondi 800 metri. Questi pozzi introducono acqua fredda nel sottosuolo, dove si riscalda e risale in superficie per produrre energia elettrica o per il teleriscaldamento. L’impianto ha una capacità produttiva annuale di 2.600 MW, sufficiente a riscaldare circa 130 abitazioni.

L’impianto di stoccaggio di energia termica più grande al mondo

In aggiunta all’impianto di riscaldamento, il progetto di Vantaa prevede la costruzione di un impianto di stoccaggio di energia termica su vasta scala. L’impianto sarà composto da tre caverne artificiali di dimensioni notevoli, con un volume complessivo di 1.100.000 m³ e una capacità di accumulo totale di 90 GWh, equivalente a circa 1,3 milioni di batterie per veicoli elettrici. Durante il periodo estivo, queste caverne saranno alimentate con acqua riscaldata tramite fonti rinnovabili e, grazie a un sistema di regolazione della pressione interna, raggiungeranno temperature di 140 °C senza evaporazione. L’acqua conservata per alcuni mesi sarà poi utilizzata nella stagione invernale per il riscaldamento degli edifici.

Questo progetto ha l’obiettivo di eliminare le emissioni di diossido di carbonio entro il 2030 e potrebbe servire da modello per altre nazioni nel promuovere l’utilizzo della tecnologia geotermica, considerata più costante rispetto a fonti rinnovabili quali il solare e l’eolico.

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