Giardino dei Tarocchi
Il Giardino dei Tarocchi, situato a Gravicchio, frazione di Capalbio in Toscana, è un’opera artistica affascinante concepita dalla scultrice Niki de Saint Phalle. Questo luogo surreale è caratterizzato da enormi sculture colorate, ognuna ispirata ai tarocchi, un sistema esoterico di lettura del futuro.
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Niki de Saint Phalle
Niki de Saint Phalle, originariamente Catherine Marie-Agnès Fal de Saint Phalle, era una scultrice francese naturalizzata americana. Dopo una gioventù segnata da sfide personali, tra cui problemi di salute mentale, scoprì le opere di Antoni Gaudí, che la ispirarono profondamente. Queste sculture catalane la portarono a desiderare di creare un proprio giardino di sculture, un luogo che potesse esprimere la sua creatività e al contempo rappresentare una forma di terapia.
Storia dell’opera
Negli anni ’70, mentre Niki affrontava un ricovero per un problema respiratorio dovuto alla creazione delle sue opere, il Giardino prese forma, amalgamando arte, natura e simbologia in un progetto unico e innovativo. Questo giardino è ora un’importante attrazione turistica, attirando visitatori affascinati dalle sue strutture eccentriche e dai colori vibranti.
Sapevate che in Toscana si può camminare tra statue colorate immense? Cos’è il giardino dei Tarocchi
Credit: DustyLosAngeles
A Gravicchio, frazione di Capalbio in Toscana, è possibile visitare il giardino dei Tarocchi, un luogo surreale e fiabesco, nato dalla fantasia e dal talento della grande scultrice Niki de Saint Phalle e popolato da enormi sculture uniche nel loro genere. Un percorso coloratissimo, multiforme ed esoterico tutto ispirato ai tarocchi, le carte la cui lettura tradizionalmente permette di conoscere il futuro.
Niki de Saint Phalle – nata Catherine Marie-Agnès Fal de Saint Phalle a Neuilly-sur-Seine nel 1930, francese naturalizzata americana e morta in California nel 2002 – era una nobile decaduta, una modella e una giovanissima madre quando, negli anni ’50, scoprì le fantastiche opere di Antoni Gaudí, in Catalogna: queste sculture multiformi le fecero una profonda impressione, portandola a immaginare una sua versione del Parc Güell di Barcellona, un proprio giardino di sculture, un luogo ispirato che potesse lenire anche i suoi problemi di salute mentale.
Quando negli anni ’70 venne ricoverata per un problema respiratorio (dato dal fatto che creava le sue opere…