Spesa dell’Italia per la difesa militare: costo in sicurezza, tecnologia e missioni

Il bilancio italiano per la per il 2025 è fissato a 31,295 miliardi di euro, pari a circa l’,5% del prodotto interno lordo, con un incremento di oltre 2 miliardi di euro rispetto al 2024 e del 60% rispetto a dieci anni fa. Questi fondi sono destinati a finanziare militari all’estero, programmi di difesa sul territorio nazionale, la manutenzione delle infrastrutture logistiche e tecnologiche, la remunerazione e le pensioni del personale , nonché l’acquisto di armamenti e il finanziamento di programmi di ricerca e sviluppo.

Spese per la difesa negli ultimi anni

Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha speso tra i 25 e i 30 miliardi di euro all’anno per la difesa. L’aumento della spesa per il 2025 segna un record storico, ma è importante considerare come vengano distribuiti i fondi tra le varie attività e programmi. Nel bilancio per la difesa sono inclusi non solo i fondi per le missioni militari all’estero, ma anche vari programmi di sul territorio nazionale, come “Strade sicure” e “Stazioni sicure”, finanziati con circa 240 milioni di euro all’anno fino al 2027. Inoltre, nel 2024 è previsto un finanziamento di circa 7,7 milioni di euro per il NATO Innovation Fund, attivo in 24 Paesi dell’Alleanza Atlantica e dedicato a sostenere startup nel campo della difesa.

Destinazione dei fondi per la difesa

I fondi destinati alla difesa sono impiegati in vari ambiti, tra cui:

  • Operazioni militari nazionali e missioni internazionali, tra cui quelle coordinate da NATO, Nazioni Unite e Unione Europea, comprese le operazioni di peacekeeping e umanitarie.
  • Acquisto di armamenti e sviluppo di nuove tecnologie, comprendendo aerei da combattimento e attrezzature per la sicurezza e le comunicazioni.
  • Programmi di ricerca e sviluppo mirati a potenziare le capacità di difesa.

È anche fondamentale considerare le spese per le retribuzioni e le pensioni del personale militare, che rappresentano circa il 50% della spesa della difesa, insieme ai fondi per la formazione e l’addestramento delle forze armate.

Ripartizione dei fondi

La ripartizione dei fondi per la spesa militare varia annualmente, ma nel bilancio 2025, i costi diretti per il personale delle Forze Armate si rivelano significativi. Si stima che circa 6 miliardi di euro siano allocati per l’Esercito, 2,8 miliardi per l’Aeronautica e 2,3 miliardi per la Marina Militare. Le spese per le missioni militari all’estero ammontano a circa 1,21 miliardi, mentre i costi relativi al sistema pensionistico raggiungono 4,5 miliardi. Inoltre, la previsione di spesa per nuovi armamenti nel 2025 si avvicina ai 13 miliardi di euro. Attualmente, la spesa militare italiana si attesta intorno all’1,5% del PIL, rimanendo inferiore alla media europea, che si aggira attorno al 2%. A seguito delle crescenti tensioni geopolitiche globali, i membri della NATO hanno concordato di mirare al 2% del PIL per le spese difensive, con proposte per aumentare tale soglia anche al 5%.

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