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Spotify tradisce gli utenti: problemi globali e disservizi dell’app segnalati in Italia e nel mondo

Urgente allarme musicale: Spotify è andato in tilt in Italia, lasciando milioni di utenti a secco di playlist e hit preferite! Segnalazioni esplose dalle 14:00 su Downdetector, superando le 4.600 in un lampo – colpa di server ko, login falliti e sito irraggiungibile. Oltre il 70% non si collega, da Milano a Palermo è caos totale. L’azienda ammette: è consapevole del problema ed è al per risolverlo.

Ebbene, il disastro di Spotify ha colpito duro l’Italia, con utenti infuriati che segnalano malfunzionamenti a raffica a partire dalle 14:00. Secondo i dati di Downdetector, un portale che tiene d’occhio i guai online, le lamentele hanno superato quota 4.600 in un battito di ciglia, concentrandosi su connessioni ai server che vanno in fumo, login che non funzionano e un sito web che sembra sparito nel nulla. Pensateci: oltre il 70% degli utenti non riesce nemmeno ad accedere ai contenuti musicali, come se Spotify avesse deciso di fare uno sciopero improvviso.

Analizzando il grafico di Downdetector, fino al primo pomeriggio tutto filava liscio, ma intorno alle 14:30 è scoppiato il pandemonio con un picco di segnalazioni che ha sfiorato le 4.600. Questo non è un semplice intoppo casalingo – no, qui si parla di un guasto massiccio, forse un errore nei server o un aggiornamento andato storto, roba che fa pensare a un disastro interno. Senza parole ufficiali da Spotify, è come brancolare nel buio, ma i fatti parlano chiaro: è un problema grosso, non una scusa per la tua Wi-Fi lenta.

Andando nel dettaglio, il 72% delle segnalazioni riguarda la connessione ai server, lasciando gli utenti bloccati senza poter caricare una nota. Un altro 15% si lamenta del login che non va, e il 13% dice che il sito web è un disastro, irraggiungibile o che non carica. Insomma, se state provando a rilassarvi con la vostra musica preferita, dimenticatevelo – i server sono i veri cattivi qui, quelli che gestiscono tutto e ora stanno giocando a nascondino.

Geograficamente, è un vero e proprio assalto nazionale: le segnalazioni arrivano da ogni angolo d’Italia, con picchi a Milano, Roma, Napoli, Bologna, Palermo e Perugia, ma anche da Torino, Venezia, Bari, Catania e altro. Non è un guaio locale, no, è l’intera infrastruttura di Spotify che sta ballando da sola, colpendo Nord, Centro e Sud senza pietà.

E ora, cosa fare mentre Spotify vi lascia a bocca asciutta? Non sprecate a reinstallare l’app o trafficare con le impostazioni – è un problema centrale, non vostro. La mossa smart è tenere d’occhio i canali ufficiali dell’azienda, come il loro profilo su X o il sito web (se riuscite a raggiungerlo), e aspettare che sistemino il casino. Nel frattempo, rispolverate i vecchi CD, tanto per non morire di noia!

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